Reggio, maxi-operazione dei Carabinieri nel weekend: arresti e sequestri in centro, i dettagli

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Nel corso del fine settimana i Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria sono stati impegnati in un servizio di controllo straordinario del territorio nel quartiere Archi e nel centro cittadino. Il servizio si inquadra in una più ampia attività disposta sull’intero territorio provinciale dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria d’intesa con il Signor Prefetto di Reggio Calabria dott. SAMMARTINO. Al servizio hanno partecipato centinaia di uomini di tutte le componenti territoriali e speciali dell’Arma dei Carabinieri. I militari delle Stazioni Carabinieri di Archi, Gallico, Cannavo’, sono stati coadiuvati dalla Compagnia di Intervento Operativo del Battaglione Carabinieri Campania di Napoli, dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria e da unità cinofili per la ricerca di armi ed esplosivi e di sostanze stupefacenti. Decine le perquisizioni di abitazioni eseguite, centinaia i controlli di persone e mezzi.
Nel coso del servizio, grazie alla professionalità ed al livello addestrativo dei militari impiegati, è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale, costituito da sei pistole, munizioni, radio portatili, giubbotti anti proiettili, mefisti. Il materiale rinvenuto, perfettamente funzionante e conservato con cura, era pronto ad essere utilizzato per ogni esigenza da parte dei malviventi. I responsabili, in corso di identificazione, avevano avuto cura di occultarlo in aree esterne ad abitazioni, a volte sotterrato, rinvenuto solo grazie al fiuto dei cani e all’utilizzo di strumenti metal detector.  Nel corso dei controlli è stata data esecuzione ad un provvedimento restrittivo della detenzione domiciliare nei confronti di: M.V., ventitreenne di Reggio Calabria. Il provvedimento restrittivo, emesso dal Tribunale dei minorenni di Reggio Calabria, riguarda l’espiazione della pena di tre mesi di reclusione in regime di detenzione domiciliare in quanto il predetto veniva ritenuto responsabile di un furto commesso a Reggio Calabria nell’anno 2007.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno sorpreso un trentatreenne, cittadino georgiano, KAKHA IOBIDZE, il quale dopo essere entrato in un esercizio commerciale in località Pentimele, aveva cercato di allontanarsi furtivamente destando i sospetti dei dipendenti che immediatamente avevano chiesto l’intervento dei Carabinieri. L’uomo, bloccato prima che potesse darsi alla fuga, veniva sottoposto a perquisizione. Nello zaino che portava a tracolla, venivano rinvenuti numerosi articoli cosmetici, asportati poco prima dal citato esercizio commerciale. La tecnica, ben collaudata e nota già a Reggio Calabria, è quella di occultare gli oggetti asportati dagli scaffali in uno zaino appositamente predisposto con una schermatura in alluminio in modo da eludere i sistemi di rilevamento antitaccheggio presenti agli ingressi dei negozi. L’uomo veniva pertanto arrestato nella flagranza del reato di furto aggravato e condotto agli arresti domiciliari. I prodotti asportati venivano restituiti al proprietario. Nella mattinata odierna, si è svolta presso il CEDIR il giudizio direttissimo con la convalida dell’arresto e la sottoposizione dell’arrestato alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Sono stati deferiti in stato di libertà, due persone, ritenute responsabili di avere realizzato degli allacci abusivi sia alla rete elettrica che alla rete idrica, attraverso i quali alimentavano l’approvvigionamento di elettricità ed acqua di una stalla.

È stato deferito in stato di libertà A.P., trentaduenne, reggino, con precedenti per favoreggiamento personale, il quale, sottoposto a controllo mentre circolava a bordo della propria autovettura, a seguito di perquisizione veicolare, veniva trovato in possesso di quattro cartucce calibro 12.

Nel corso del controllo oltre alla grande quantità di armi e munizioni rinvenute, venivano trovate, occultate nei pressi di una palazzina, della sostanza stupefacente tipo marijuana, del peso di 22 grammi, grammi trecento di semi di cannabis e n. 2 bilancini elettronici di precisione. Anche su questo rinvenimento vi sono indagini in corso per risalire al responsabile.

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