I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno sorpreso un trentatreenne, cittadino georgiano, KAKHA IOBIDZE, il quale dopo essere entrato in un esercizio commerciale in località Pentimele, aveva cercato di allontanarsi furtivamente destando i sospetti dei dipendenti che immediatamente avevano chiesto l’intervento dei Carabinieri. L’uomo, bloccato prima che potesse darsi alla fuga, veniva sottoposto a perquisizione. Nello zaino che portava a tracolla, venivano rinvenuti numerosi articoli cosmetici, asportati poco prima dal citato esercizio commerciale. La tecnica, ben collaudata e nota già a Reggio Calabria, è quella di occultare gli oggetti asportati dagli scaffali in uno zaino appositamente predisposto con una schermatura in alluminio in modo da eludere i sistemi di rilevamento antitaccheggio presenti agli ingressi dei negozi. L’uomo veniva pertanto arrestato nella flagranza del reato di furto aggravato e condotto agli arresti domiciliari. I prodotti asportati venivano restituiti al proprietario. Nella mattinata odierna, si è svolta presso il CEDIR il giudizio direttissimo con la convalida dell’arresto e la sottoposizione dell’arrestato alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Sono stati deferiti in stato di libertà, due persone, ritenute responsabili di avere realizzato degli allacci abusivi sia alla rete elettrica che alla rete idrica, attraverso i quali alimentavano l’approvvigionamento di elettricità ed acqua di una stalla.
È stato deferito in stato di libertà A.P., trentaduenne, reggino, con precedenti per favoreggiamento personale, il quale, sottoposto a controllo mentre circolava a bordo della propria autovettura, a seguito di perquisizione veicolare, veniva trovato in possesso di quattro cartucce calibro 12.
Nel corso del controllo oltre alla grande quantità di armi e munizioni rinvenute, venivano trovate, occultate nei pressi di una palazzina, della sostanza stupefacente tipo marijuana, del peso di 22 grammi, grammi trecento di semi di cannabis e n. 2 bilancini elettronici di precisione. Anche su questo rinvenimento vi sono indagini in corso per risalire al responsabile.