Reggio, PalaCalafiore: la vergogna continua!

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La vergogna del PalaCalafiore continua! L’argomento negli ultimi mesi è un po’ passato sotto silenzio, ma merita ulteriori dettagliati approfondimenti per chiarire una questione a dir poco spinosa. Il Presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, contattato dalla nostra redazione, ha voluto sottolineare con fermezza che chiederà a chi di competenza una scadenza precisa per la fine dei lavori di ristrutturazione. Ma andiamo con ordine, analizzando le condizioni della struttura e i futuri passi della ristrutturazione.

Palasport PalaCalafiore Reggio Calabria 1La ristrutturazione del PalaCalafiore – A Febbraio 2013 l’impianto viene dissequestrato, dopo il tragico crollo della struttura metallica del palco in allestimento per il concerto di Laura Pausini nel marzo 2012, ma necessita di un grosso restauro per poter risultare nuovamente agibile. Due mesi dopo (aprile 2013) il commissario Panico ordina che la struttura venga restituita alla città. A giugno 2013, solo dopo il duro intervento del Presidente del Coni, si scopre che i tanto agognati soldi per il restauro in realtà erano già disponibili attraverso il Ministero dell’Economia e quello per gli Affari Regionali che avevano destinato un bando di finanziamento per realizzare nuovi impianti sportivi o per restaurare quelli esistenti. Ben 400mila euro sono stati destinati al restauro e la definitiva messa a punto della struttura ma ad oggi sono stati mossi pochi passi nella direzione giusta.

A settembre 2013 le gare d’appalto per la riparazione delle strutture danneggiate e per il rifacimento completo del parquet, sono state assegnate alle ditte aggiudicatarie del bando. Ma ancora, a sei mesi di distanza, i lavori sono in alto mare. La stampa e la cittadinanza si sono quasi rassegnate in una sorta di assuefazione in merito alla questione PalaCalafiore. Ormai si ragiona come se il palazzetto non esistesse più, intanto la Viola continua ad emigrare a Vibo Valentia per le partite “casalinghe”, se così possiamo definirle, una routine che sembra ormai quasi accettata come se fosse normale. Una vera e propria vergogna, avere una struttura invidiabile in tutta Italia, e vederla in condizioni penose, costringendo la squadra più importante della città a chiedere ospitalità altrove.

La situazione dei lavori – L’impalcatura crollata è stata completamente rimossa, e sono iniziati i lavori di ristrutturazione delle strutture danneggiate dall’incidente del 2012. In un secondo momento verrà posato il nuovo parquet, e verranno rimessi in sesto i servizi igienici e la rete elettrica dell’impianto. Tra due giorni ricorrerà l’anniversario del tragico incidente che ha causato la morte di Matteo Armellini, ed ancora il palazzetto è in stato di abbandono. Il Presidente del Coni e tutti i cittadini reggini si domandano adesso: quanto altro tempo si dovrà attendere per poter riabbracciare il nostro PalaCalafiore?

La storia – Noto nei suoi primi anni di vita come PalaPentimele (dal nome del quartiere Pentimele che lo ospita), nell’agosto del 2004 l’edificio è stato intitolato a Francesco Calafiore, giornalista sportivo reggino specializzato nella pallacanestro.
L’architettura moderna e le notevoli dimensioni ne fanno una delle arene sportive indoor più importanti d’Italia; in grado di ospitare 8450 spettatori al massimo della sua capienza, è uno dei più ampi d’Italia.
La struttura è polivalente, ed ospita manifestazioni sportive, tra le quali le gare interne della Viola Reggio Calabria ed in alcune occasioni della defunta Medinex (pallavolo), ma anche concerti e congressi. I grandi eventi musicali in questa struttura sono stati aperti dalla prima europea del “Soul Cage Tour” di Sting il 1º novembre del 1991.
È stato ristrutturato per il Campionato mondiale di pallavolo maschile 2010, ed è stata costruita a fianco una palestra con tetto apribile con spalti, terreno di gioco in parquet, completamente climatizzata, chiamata “zona warm-up”.
Nel marzo 2012 la struttura metallica del palco in allestimento, che avrebbe dovuto ospitare un concerto dell’Inedito World Tour 2011-2012 di Laura Pausini, crolla abbattendosi sulle gradinate e su alcuni operai. La struttura colpisce in pieno uno degli operai, che muore sul colpo. Dalle indagini emerge che il PalaCalafiore ha solo l’agibilità parziale: nella struttura sono stati ospitati in passato eventi musicali e sportivi con l’autorizzazione del sindaco che ha agito in deroga.

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