Regione Calabria, gli interventi di oggi in Consiglio Regionale

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Dopo un breve dibattito, il Consiglio Regionale ha approvato in prima lettura la proposta di modifica dello Statuto. Il presidente Francesco Talarico ha posto in votazione l’articolato. L’articolo 1 riguardante la riduzione a trenta del numero dei consiglieri regionali e’ stato approvato all’unanimita’. L’articolo 2 afferma che “la Giunta regionale e’ composta dal Presidente e da un numero di assessori non superiore ad un quinto del numero dei componenti del Consiglio regionale, di cui uno assume la carica di Vicepresidente. Il numero dei membri esterni non puo’ essere complessivamente superiore al cinquanta per cento dei componenti della Giunta. La nomina ad assessore di componenti del Consiglio regionale comporta la sospensione di diritto dall’incarico di consigliere regionale affidando temporaneamente la supplenza per l’esercizio delle funzioni di consigliere al candidato della stessa lista che ha riportato, dopo gli eletti, il maggior numero di voti”. L’Aula lo ha approvato a maggioranza. L’articolo 3 sul differimento dell’efficacia della legge alla prossima legislatura e’ stato approvato all’unanimita’. Alla votazione complessiva della proposta i consiglieri di minoranza si sono astenuti. Il Consiglio prosegue con la trattazione degli altri punti dell’ordine del giorno. A chiusura dei lavori del Consiglio regionale della Calabria, considerata l’assenza del numero legale, l’esame abbinato delle proposte di legge riguardanti la disciplina delle associazioni Pro Loco e del Sistema Informativo Turistico e’ stato rinviato alla prossima seduta. Approvati, invece, gli odg dei consiglieri Mario Magno sul carcere di Lamezia Terme, Antonino De Gaetano sul termovalorizzatore di Gioia Tauro e il provvedimento amministrativo n. 257/9 di Tilde Minasi.

Tre gli interventi nel dibattito dedicato alla proposta di legge di modifica dello Statuto regionale. Il capogruppo Pd Sandro Principe, ha iniziato con una pregiudiziale di carattere politico. “Non vorremmo – ha detto – essere accusati di strumentalita’ politica affermando che quest’Aula e’ sorda a quello che avviene fuori da palazzo Campanella, dove il popolo calabrese ha l’impressione che questa maggioranza non ce l’ha fatta a risolvere i nodi ereditati dal regionalismo. Noi – ha aggiunto – diamo per scontate le annunciate dimissioni del presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti. Dimissioni che danno per certificata la morte di questa legislatura in cui la Regione e’ stata gestita come un piccolo Stato accentratore. Noi pensiamo alla Regione come l’hanno pensata i padri costituzionali, che avevano prevista un Ente di legislazione e di indirizzo”. Poi Principe si e’ soffermato sulla proposta di modifica dello Statuto, paventando, in caso di scioglimento del Consiglio regionale, per le dimissioni del presidente, un vuoto legislativo. “Perche’ – ha detto – non riusciremmo a approvare in seconda lettura questo provvedimento, ma nel contempo, ci ritroveremmo revocate le precedenti disposizioni”. Principe ha manifestato il dissenso del Pd sulla limitazione al numero di nomine degli assessori esterni ed all’introduzione del consigliere supplente. Damiano Guagliardi (Federazione della Sinistra) nel sottolineare la particolarita’ del Consiglio regionale alla luce dei fatti di questi giorni, soffermandosi sul provvedimento ha parlato di “ratifica di una sentenza iniqua della Corte Costituzionale che pone in ginocchio la rappresentativita’ in questa regione. Chi andra’ al Governo,nella prossima legislatura, deve sapere – ha ancora detto Guagliardi – delle enormi difficolta’ alle quali andra’ incontro”. Per Guaglirdi si tratta della “sintomatologia del fallimento del Titolo V della Costituzione”. Rosario Antonio Mirabelli (Ncd) ha definito la riduzione del numero dei consiglieri regionali, “un fatto dovuto” ed ha avvertito che sulla figura del consigliere supplente, “essa serve a tutelare la maggioranza”. In caso di nomina di sei assessori interni, il numero di consiglieri regionali, si ridurrebbe, infatti, a ventiquattro, dodici per la maggioranza e dodici per l’opposizione, e questo avrebbe effetti anche nella funzionalita’ delle Commissioni. I lavori dell’assemblea proseguono con il terzo ed ultimo punto in discussione: la “Disciplina delle Associazioni Pro Loco e Sistema informativo turistico Iat”.

Si sono conclusi i lavori del Consiglio regionale. E’ stato rinviato alla prossima seduta l’esame del testo abbinato e la nuova versione della “Disciplina delle Associazioni Pro Loco e Sistema informativo Turistico – IAT”, sulla quale si e’ svolta una travagliata discussione in aula. In particolare il confronto si e’ incentrato sulla richiesta di rinvio in Commissione “per un ulteriore approfondimento”, avanzata dal consigliere Damiano Guagliardi, bocciata dal voto per appello nominale dell’Aula e sostenuta da Mario Maiolo (Pd) e Pasquale Maria Tripodi (Misto). Richiesta poi accettata dal relatore, Candeloro Imbalzano. L’assemblea ha quindi approvato, su richiesta del consigliere Tilde Minasi che ne ha chiesto l’inserimento all’ordine del giorno dei lavori, la proposta di provvedimento amministrativo “Regolamento regionale di disciplina delle modalita’ di ripartizione dell’incentivo di cui all’articolo 92, commi 5 e 6, del D.lgs. n. 163/2006”. Inseriti ed approvati, infine, due ordini del giorno: uno del consigliere Mario Magno (Fi) sul carcere di Lamezia Terme e l’altro del consigliere Nino De Gaetano (Pd) sul termovalorizzatore di Gioia Tauro.

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