E in altra occasione e con un certo umorismo: “rivendico l’onore di essere stato in radiotelegrafia il primo fascista, il primo a riconoscere l’utilità di riunire in fascio i raggi elettrici, come Mussolini ha riconosciuto per primo in campo politico la necessità di riunire in fascio le energie sane del Paese per la maggiore grandezza d’Italia“.
Tra i riconoscimenti, da menzionare sicuramente il Regio Decreto n. 293 del 7 marzo 1938, con il quale a ricordo della terra dove “ebbero luogo i primi esperimenti della prodigiosa invenzione che donò immensi benefici all’umanità intera, e rese immortale il nome di Guglielmo Marconi“, viene modificata la denominazione del comune di Sasso Bolognese in Sasso Marconi e quella della frazione di Pontecchio in Pontecchio Marconi.
Perché scriviamo di queste cose oggi ?
Perché con la legge n 276 del 28 marzo 1938, Vittorio Emanuele III di Savoia, allora Re d’Italia, decreta che “il giorno 25 aprile, anniversario della nascita di Guglielmo Marconi, è dichiarato, a tutti gli effetti, giorno di solennità civile“.
Successivamente, il primo governo provvisorio della Repubblica Italiana con decreto legislativo n 185 del 22 aprile 1946 stabilisce che “a celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale“.
Convenzionalmente fu scelta questa data, perché il 25 aprile 1945 fu il giorno della liberazione di Milano e Torino. In particolare il 25 aprile 1945 l’esecutivo del Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia, presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani alle 8 del mattino via radio proclamò ufficialmente l’insurrezione, la presa di tutti i poteri da parte del CLNAI e la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti (tra cui Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo).
Oggi il 25 aprile si ricorda ufficialmente la cosiddetta liberazione ma probabilmente nessuno ricorda cosa fosse il CLNAI e cosa sia successo quel giorno; è stato cancellato, e io dico proditoriamente, il ricordo di Marconi, che dal punto di vista culturale, economico, turistico ecc. ecc. ecc, avrebbe ancor oggi, a mio parere, un richiamo importante in Italia e in tutto il mondo, mentre per la liberazione si sarebbe potuto e dovuto trovare altra data, e c’era soltanto l’imbarazzo della scelta.
Sicut transit gloria mundi.