A sorpresa parla Foti: “resterò alla guida della società, la Reggina non sarà mai sconfitta”

StrettoWeb

Doveva essere la conferenza stampa pre-partita di Gagliardi e Zanin alla vigilia del match di domani contro il Cittadella, invece in sala stampa al Sant’Agata è spuntato a sorpresa il patron Lillo Foti che, affiancato dall’addetto stampa Gianpiero Versace, si è concesso alle domande dei giornalisti per fare il punto della situazione su quello che è un momento estremamente delicato non solo di questa stagione, ma di tutta la storia amaranto proprio nell’anno del Centenario. “Ho parlato nel sogno con la Reggina e dopo tanti anni di sogni, emozioni e qualche delusione, oggi ci troviamo soli. Nel momento di maggiore difficoltà, la gente dovrebbe aggregarsi, non distaccarsi” ha esordito il leader della società di Via delle Industrie. “Domani, abbiamo una partita importante e oggi ho detto alla squadra che l’unica arma vincente è il coraggio, proprio quel coraggio che ci è mancato negli ultimi tempi. Io sono accanto a loro e se qualcuno non vorrà esserci o non vorrà sostenere questa maglia e questa causa, beh che si faccia da parte. In questo momento, la Reggina dovrebbe essere sostenuta e supportata. In questi giorni, pur leggendo poco i giornali, ho visto tanti giudizi superficiali e poco corretti verso una società che ha ancora forza e dignità per guardare tutti in faccia“.

Il patron amaranto (Foti da qualche mese per questioni di pura opportunità burocratica non è più ufficialmente il Presidente della Società, ma detiene il 77% delle quote azionarie del club), ha poi scagliato una dura offensiva nei confronti di una parte della stampa locale: “qualche testata ha qualche ripicca nei confronti della Reggina e aspetta la sua sconfitta, ma la Reggina non sarà mai sconfitta, perché quando si crede in qualcosa, non si perde mai. Ieri mi sono confrontato con la Federazione per tutte quelle notizie che creano polemiche e credo che anche la Federazione sbaglia a dare certe comunicazioni e tutto ciò crea confusione. La Reggina conosce le sue difficoltà, le aveva previste e non è riuscita ad evitarle, la crisi del territorio ha contribuito. Ho sentito tante voci, c’è chi dice che non paghiamo gli stipendi o altre cose di questo tipo. La Reggina porta rispetto a tutti i propri tesserati. Ogni giorno, per fortuna, vedo anche le cose più belle: oggi c’era Mozart, altri mi chiamano sempre. Le difficoltà del territorio si vogliono scaricare sulla Reggina ma la Reggina è qualcosa di vivo, concreto. Abbiamo avuto due deferimenti, ma tutti i tesserati sono stati pagati, quelli si riferiscono ad alcuni ex tesserati come Bonazzoli e Colombo. La Covisoc ci accusa di una firma non veritiera da parte del presidente del collegio sindacale, ma credo che in questo caso la Covisoc abbia fatto delle valutazioni mendaci. Il proscioglimento del Cesena, ci aiuta in questo senso e io , nel dibattimento sul primo deferimento, ho chiesto la piena assoluzione, perché abbiamo presentato una documentazione valida. Sulle ritenute Irpef c’è un’altra motivazione e non nascondo che la Reggina ha dei problemi, sono stati commessi errori e credo che la Reggina sia l’espressione di un territorio, oggi in difficoltà. Le aziende devono reggersi con le proprie risorse, il mercato è crollato, ma la Reggina ha un patrimonio e si chiama Sant’Agata. Leggo cose cattive da parte dei giornalisti, che veramente nella Reggina è tutto sbagliato, c’è chi vuole mettere in discussione qualcosa d’importante. Il Sant’Agata è qualcosa che tutti ci invidiano e la Reggina è una società ricca, di valori, di quel materiale umano che ha forza e voglia di dare quel contributo. Voi giornalisti non sentite il dovere di difenderla e questo mi dà fastidio. Provo a reagire a queste accuse, ma prendo atto di questa continua volontà di essere più bravi della Reggina, ma questa contrapposizione non ha portato a nulla“.

Per quanto riguarda il futuro della Reggina, Foti ha concluso: “io credo fermamente nella Reggina. Oggi penso solo alla partita col Cittadella, non alla Lega Pro. Non sono fuori dalla realtà, la classifica la vedo pure io, ma voglio restare qui a dare il mio contributo, con la mia forza e la dignità che mi ha sempre contraddistinto. Io non sono il presidente della Reggina, sono un tifoso della Reggina e qualcuno ha detto che la Reggina del Centenario non mi appartiene. Ma la Reggina non è di Lillo Foti, come in passato non è stata di Granillo. Io la assisto non ufficialmente, cerco di dare il mio contributo e magari avrò anche sbagliato, ma ho anche la possibilità di guardare a tutti in faccia“.

Condividi