Il dibattito si è aperto con l’intervento di Vincenzo Vitale, presidente della Fondazione Mediterranea, il quale ha sottolineato che “parlare di modelli di governance per la Città metropolitana, in un’area come quella del reggino, crea problemi oggettivi, legati al fatto che il territorio è carente di infrastrutture e presenta interessi divergenti fra le varie aree della provincia, frutto di tradizioni e origini diverse, oltre che di scarsa lungimiranza, in prospettiva di un possibile futuro sviluppo socio-economico di tutto il territorio”.
Dopo i saluti di Raffaello Abenavoli, coordinatore del Think Tank Città Metropolitana e dei rappresentantidei club service presenti nella provincia, spazio riservato ad Andrea Cuzzocrea, presidente degli Industriali reggini, il quale ha focalizzato l’attenzione sulla programmazione comunitaria relativa al PON METRO 2014-2020. “Confindustria Reggio – ha detto Cuzzocrea – è impegnata in prima linea nel complesso percorso di avvicinamento alla Città metropolitana. Non a caso siamo stati chiamati al tavolo del partenariato che coinvolge tutti gli stakeholders e si occupa dell’attivazione delle procedure per la creazione del nuovo livello di governance locale. Ritengo utile evidenziare alcuni elementi innovativi presenti in questo PON – ha aggiunto il presidente di Confindustria Reggio – ossia il coinvolgimento diretto degli enti locali nella programmazione della spesa comunitaria, con l’esclusione della Regione, e la presenza di un’Autorità di gestione del programma, incardinata nell’Agenzia per la Coesione territoriale, che controlla l’operato delle Autorità urbane che agiscono a livello locale e hanno la responsabilità di selezionare gli interventi e di gestirne l’attuazione. Il PON dedicato a questo tema – ha proseguito il presidente degli Industriali reggini – prevede ingenti risorse economiche da destinare al circuito delle metropoli italiane: circa 100 milioni di euro. Reggio non può correre il rischio di perdere la grande opportunità di accedere alla ripartizione di questi finanziamenti. Per quanto ci riguarda, il nuovo livello di governance rappresenta lo strumento in grado di trasformare il volto di Reggio, dando una nuova idea di città e una nuova prospettiva al nostro territorio. In questo senso, è essenziale puntare sui progetti legati alle “smartcities”,in cui la pianificazione urbanistica e l’erogazione dei servizi ai cittadini seguano politiche ‘intelligenti’. Ma anche – ha concluso Cuzzocrea – orientarsi verso la cosiddetta ‘social innovation’, attraverso un sistema di progetti e una visione del futuro focalizzata sul terzo settore e sul soddisfacimento dei bisogni della persona e delle imprese”.
In conclusione, è intervenuto Giuseppe Bova, presidente del Consorzio Università per Stranieri, il quale ha espresso soddisfazione per la nascita della Città metropolitana di Reggio Calabria, elogiando l’operato di Confindustria e delle associazioni presenti sul territorio, che “hanno svolto un ruolo fondamentale nel cogliere un’occasione di sviluppo irripetibile per il nostro territorio. Al contrario, devo constatare, purtroppo, l’inattivismo da parte delle istituzioni locali che non hanno avviato alcuna iniziativa per supportare il nuovo livello di governance. Abbiamo l’esigenza – ha concluso Bova – di coordinare gli interventi per l’attuazione del progetto attraverso tre assi portanti: competitività, coesione sociale e ambiente. Recuperiamo le migliori forze in campo, diamo una spinta innovativa al territorio e rendiamolo appetibile per gli investimenti, soprattutto dei privati. Solo così saremo in grado di non perdere l’occasione di un rilancio definitivo per il nostro territorio”.