“Le Province –ha detto Oliverio– non sono state affatto abolite. Anzi, la legge attualmente approvata ne ha ulteriormente rafforzato le funzioni. Ciò che è stata abolita è l’elezione diretta, da parte dei cittadini, degli organi di governo provinciale che, a mio parere, è un errore e rischia di ingenerare il prevalere di diversi localismi. I presidenti ed il consiglio provinciale saranno eletti dai sindaci e dai consiglieri dei Comuni della Provincia in modo indiretto. I presidenti e le giunte provinciali attualmente in carica sono prorogati al 31 dicembre prossimo. Le Province, quindi, continuano a vivere grazie anche alle nostre battaglie. Per abolirle bisognerà modificare la Costituzione”.
“Ora –ha aggiunto il presidente della Provincia di Cosenza- occorre ripartire da qui con rinnovato vigore e con la consapevolezza dell’importanza del ruolo che un ente come il nostro ha svolto in questi anni e può continuare a svolgere anche in futuro. A tal proposito, alla scadenza del nostro mandato, presenteremo ai cittadini il rendiconto della nostra azione di governo perchè abbiano, insieme a voi che siete stati il motore e i protagonisti di questa azione, piena contezza di ciò che abbiamo realizzato. Rendere conto di ciò su cui ci si è impegnati all’inizio del mandato: questo è il contenuto corretto e trasparente di una vera democrazia. Lasciamo un ente sano dal punto di vista economico e finanziario, nonostante i tagli di oltre 40 milioni subiti negli ultimi tre anni. In questi anni abbiamo realizzato scuole moderne e sicure, abbattuto i costi dei fitti, realizzato impianti sportivi in quasi tutti i comuni della provincia di Cosenza, raddoppiato il nostro patrimonio immobiliare, realizzato strade moderne e messo in sicurezza la rete stradale, cancellato definitivamente la piaga della precarietà all’interno dell’ente e, spesso, anche quando non ci è stato richiesto, siamo andati oltre le nostre stesse competenze”.
“Fate in modo –ha concluso Oliverio– che il motore non si fermi, che l’anima di questa macchina non si appanni e continui ad essere sempre vicina ai problemi e alle esigenze dei territori e delle popolazioni amministrate. Svolgete il vostro lavoro sempre con rigore e nel rispetto della legalità, con l’orgoglio di appartenere ad un ente sano ed utile al territorio. A voi e alle vostre famiglie auguro una Pasqua serena”.