Messina, Genovese cancellato dal Pd

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Dopo l’audizione di ieri a Montecitorio, oggi – lo si apprende da fonti del Pd – Francantonio Genovese è stato cancellato dall’anagrafe degli iscritti al partito. Per lui il gip di Messina aveva chiesto alla Camera l’autorizzazione all’arresto nell’ambito dell’inchiesta sui “corsi d’oro” della formazione professionale. Tale provvedimento è stato sottoscritto dal presidente Enrico Morando. La cancellazione sarà attiva fino a quando Genovese sarà coinvolto nella vicenda giudiziaria, qualora l’esito sia positivo. In caso contrario, la cancellazione sarà permanente. Lo statuto del partito infatti non prevede l’espulsione, ma, per l’appunto, la cancellazione.

Ieri, per più di un’ora, il deputato siciliano del Pd Francantonio Genovese, per il quale è stato richiesta alla Camera l’autorizzazione all’arresto, è stato ascoltato dalla Giunta delle Autorizzazioni di Montecitorio. I commissari hanno ricevuto da Antonio Leone (Ncd) la relazione, mentre Genovese ha esposto le proprie ragioni. In particolare, il deputato ha denunciato alcuni elementi di fumus persecutionis nei suoi confronti. Facendo riferimento agli atti processuali, poi, ha sottolineato l’esistenza di criticità sulla valutazione del prezzo della locazione di un immobile, frutto, a suo avviso, di una perizia inadeguata.

Secondo quanto ha spiegato il presidente della Giunta Ignazio La Russa al termine della seduta, i commissari del Pd hanno richiesto anche  l’ordinanza di revoca della custodia cautelare in carcere di un altro processo parallelo a quello di Genovese.“Oggi abbiamo avviato la discussione – ha affermato La Russache proseguiremo la prossima settimana. Il termine per esprimerci, che spira il 18 aprile, è infatti solo ordinatorio”. Nella lunga ora di audizione, diversi i punti che sono stati toccati. Uno dei passaggi più rilevanti, ad esempio, è quello che riguarda le regole della Formazione in Sicilia. Genovese infatti ha evidenziato la mancanza di una legislazione che possa regolamentare il sistema.

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