Traffico e inquinamento costituiscono da lungo tempo un grave fattore di rischio per la salute pubblica e anche per l’economia della città dello Stretto. Il costante passaggio dei Tir nelle principali arterie cittadini rappresenta un costante pericolo per l’incolumità dei cittadini. L’inquinamento ambientale è già alto, al quale si aggiunge il rumore che ha raggiunto livelli insopportabili, oltre i 60 decibel indicati come soglia limite.
“Il transito disseminato dei tir continua a bloccare ogni progetto di sostenibilità urbana. I mezzi di trasporto pubblico – recita il comunicato del Comitato –, diminuiti di numero, sono lenti, inefficienti, inquinanti, aumentano la congestione del traffico; le auto private intasano e inquinano la città nel caos incontrollato della viabilità. Concentrare in centro funzioni pubbliche e servizi aumenta i prezzi di case e terreni, espelle i ceti medio-bassi, aumenta il pendolarismo, quindi il traffico e l’inquinamento. Grandi progetti speculativi nelle zone migliori della città [ dalla Zona Falcata a tutto il fronte mare ] otre a sottrarre aree verdi e aumentare la cementificazione della città, allargano la frattura tra un centro “vivo” e le tante periferie abbandonate. E’ questo che bisognerà fermare”.