“Insomma ci hanno dato notizie tutt’altro che belle – continua Festa -, anni addirittura, come si fa a tenere fermi centinaia di atleti che dovrebbero prepararsi per un campionato italiano imminente, questa cosa è scandalosa e fa capire che continua ad essere messo in secondo piano lo sport a Reggio Calabria, ma alcuni di noi atleti oggi non ha voluto demordere e nonostante il campo fosse chiuso ha deciso di allenarsi lo stesso nell’asfalto antestante il CONI , per dare un segnale un simbolo eravamo alcuni atleti delle società Atletica Barbas e Bramatletica Reggina seguiti dai rispettivi allenatori (Luigi Barbarello, Giovanni Pignata e Bruno Ambusto) ed eravamo li per far capire che il campo è la struttura dove nascono i legami umani oltre quelli sportivi e che il campo siamo noi e le foto che allego ne sono la prova”.
“Vogliamo risposte concrete – conclude Festa – e una calendarizzazione dei lavori perchè siamo stanchi di sentirci dire tra qualche mese, tra qualche anno, la parola “QUALCHE” non deve esistere vogliamo date precise vogliamo il nostro campo di allenamento vogliamo quel luogo che è come una seconda casa per noi , ridateci indietro quei giorni di spensieratezza al campo CONI”.