Il lungo lavoro istruttorio è iniziato lo scorso anno con l’adozione del nuovo regolamento comunale per la gestione del servizio idrico, approvato dalla Commissione straordinaria, che ha sostituito il vecchio regolamento, adottato nel 1933. In seguito è stata avviata una campagna di sensibilizzazione ed informazione, rivolta alla popolazione, relativa ad un mini- condono, al quale i cittadini, regolarizzando le proprie posizioni contrattuali, hanno risposto in maniera massiccia. A tal proposito i Commissari hanno incontrato più volte le associazioni dei consumatori e varie associazioni di categoria, le quali, pur sottolineando l’esosità delle tariffe applicate, hanno ripetutamente sollecitato la Commissione ad intraprendere le azioni necessarie a combattere l’evasione e i furti d’acqua.
Occorre, inoltre, precisare che le tariffe attuali sono state dettate da una ristrutturazione dei costi che, prima, risultavano sottostimati. Le tariffe attuali sono state ricalcolate in base ai parametri dei costi effettivi, indicati dai dirigenti, relativi alla gestione delle forniture e dei servizi. I dati sono stati elaborati tenendo conto dei consumi di ogni nucleo familiare rapportati ad uno studio degli stessi riferito agli standard nazionali. Tali dati sono stati successivamente rapportati alla fatturazione , al fine di verificarne la congruità. Da questi elementi è emerso il 50% dei consumi fatturati in meno rispetto a quelli stimati, senza considerare circa il 20% sconosciuto alla banca dati della Reges. L’esame incrociato e comparato di queste variabili consente oggi di affermare che l’importo che sarà accertato alla fine dell’attività intrapresa raddoppierà rispetto a quello attuale stimato. L’attività di verifica e di controllo è importante e necessaria, anche al fine di costituire una banca dati aggiornata che potrebbe essere utilizzata a cascata per tutti gli altri tributi.