La sanità calabrese torna “virtuosa”: a Reggio 76 assunzioni a tempo indeterminato

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Dopo la “svolta” certificata dai numeri del Tavolo Massicci, la sanità Calabrese torna ad essere virtuosa grazie al Piano di Rientro operato dalla Regione Calabria negli ultimi 4 anni, la gestione commissariale di Scopelliti ha ridotto la perdita annua di esercizio di 323,4 milioni di euro, dai 263 milioni del 2009 fino ai 30,6 milioni del 2013. I risultati raggiunti sono il frutto della riduzione degli sprechi, del processo di razionalizzazione della spesa e progressiva riorganizzazione della macchina sanitaria regionale. Un processo che si concluderà nel 2015 con l’obiettivo di portare la Regione al pareggio economico. Sempre in base ai numeri del tavolo Massicci (punteggi Lea), la Regione Calabria non solo ha speso meno soldi, ma ha anche migliorato le proprie prestazioni sanitarie.

  • Le “prestazioni ospedaliere inappropriate” sono scese sotto la soglia media nazionale, al 20,3% contro il 23% della media nazionale.
  • I parti cesarei sono stati drasticamente ridotti, quasi in linea con gli standard nazionali (33% in Calabria, 26% in Italia), partendo da una situazione (nel 2010) in cui più del 50% dei parti in Regione erano cesarei.
  • Sono stati chiusi i punti nascita con meno di 500 parti l’anno, considerati dagli standard nazionali e internazionali “non sicuri”.
  • Sono stati sottoscritti accordi con primarie strutture nazionali per lo sviluppo della qualità della sanità regionale.

Nel 2012 la Regione Calabria ha ricevuto un punteggio di 132 nella graduatoria LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), appena fuori dall’area critica (130) ma con un incremento di 44 punti (+3%) rispetto al 2009. L’obiettivo della Regione è quello di raggiungere, grzie alle azioni già avviate, il livello di adempienza (160) entro la fine del 2014.

I vantaggi per i cittadini sono considerevoli, non solo per i miglioramenti della sanità, ma anche per la cancellazione, già da questo 2014, delle superaliquote Irap e Irpef (pari a 53 milioni di euro) aggiuntive pagate per anni a causa dei disservizi della malasanità precedente, e per lo sblocco del turn over che porterà solo a Reggio a  76 assunzioni a tempo indeterminato, esclusivamente di personale sanitario.

Adesso, per la prima volta da 5 anni (gli ultimi concorsi risalgono al 2009), l’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria assumerà 34 figure sanitarie, mentre l’ASP di Reggio Calabria assumerà 42 figure, anche in questo caso, di personale sanitario. Complessivamente tra ASP e AO verranno assunte 76 unità a tempo indeterminato. Lo sblocco del turn over (tecnicamente “deroga al blocco del turnover“) è finalizzato a risolvere le carenze strutturali di maggiore urgenza e soprattutto è necessario per garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza.

Inoltre è alta la possibilità di altre assunzioni, stavolta di personale amministrativo, in futuro: su questo si attende adesso l’OK del Ministero. Da precisare che le figure che verranno assunte da ASP e AO non incideranno sulle assunzioni di cardiochirurgia.
Infine, con i pensionamenti 2014-2015 (sempre sino al 15%), si apre la possibilità di altre assunzioni a tempo indeterminato.

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