Sant’Andrea di Rometta (Me), una “Passione” che emoziona e fa riflettere. [FOTO]

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il dolore di Maria passioneSi è svolta domenica 13 aprile, in occasione della solennità delle Palme, a Sant’Andrea di Rometta, in provincia di Messina, la rappresentazione de “La Passione di Cristo”. Giunto alla sua sesta edizione, è un appuntamento molto atteso che, di anno in anno, coinvolge anche i più giovani. Il fascino naturale del borgo, stavolta, si è arricchito di una scenografia ancora più realistica, curata dal professore Domenico Santangelo. Così, lo spettatore ha potuto rivivere, scena per scena, tutti i momenti cruciali della passione di Gesù. La regia di Nino Briguglio è riuscita anche quest’anno a mostrare un punto di vista inedito del dramma. Una prova ne è la rappresentazione del momento della morte di Giuda, interpretato ancora una volta da Antonio Borghetti: il personaggio impiccato, penzoloni da un albero, e ai suoi piedi, immobile, Satana, interpretato da Rosanna Rantuccio, quasi a voler vegliare sul traditore, ucciso dal suo stesso senso di colpa. Un’immagine che nel silenzio urla tutto il dolore del peccato.

Ma la scena più toccante, forse anche più della morte stessa in croce, è l’abbraccio di Maria, interpretata da Caterina Galletta, mentre piange sul corpo martoriato di suo Figlio Gesù, alias Roberto Santangelo. Anche qui, a dominare è il silenzio, con un sottofondo musicale che ci immerge ancora di più nella scena straziante della madre tra le madri, Maria.

Durante i ringraziamenti finali, il regista, Nino Briguglio, ha voluto porre l’accento sulla riflessione che “La Passione” tenta di innescare, portando l’attenzione anche su un delicatissimo tema attuale, quella della migrazione : “Anche se noi cerchiamo di fare teatro, non dobbiamo dimenticare che questa rappresentazione ha come motivo principale la fede, per cui quello che deve spingerci ad assistere a questo tipo di eventi è la fede. La fede non deve essere incentrata solo sulla domenica, in chiesa. In tutti i giorni della nostra vita dobbiamo metterla in pratica: al bar, a lavoro, con gli amici, per strada, agli incroci. Dobbiamo cercare di essere più uniti, anche perché spesso non ci rendiamo conto che con la nostra condotta possiamo essere oggetto di disprezzo da parte degli altri. Ma, soprattutto – conclude Briguglio una questione sulla quale mi preme soffermarmi è quella del razzismo, visto che anche Messina, e gli effetti ricadono su tutta la provincia, è diventata sede di ricovero di migranti, non dobbiamo dimenticare che anche i nostri nonni sono stati migranti, e sono stati soggetti ad insulti ed emarginazione. E noi adesso facciamo lo stesso con chi arriva qui da noi. Certo, alcuni di loro a volte delinquono, ma è stato accertato che il tasso di delinquenza dei migranti è lo stesso degli italiani: perché se non si ha da mangiare si delinque, qualunque sia la propria nazionalità”. 

Presente all’evento anche il sindaco Roberto Abbadessa, il quale ha voluto sottolineare la bellezza di momenti come la rappresentazione della Passione, in quanto “tiene unita ancora una volta la comunità di Sant’Andrea e attira spettatori anche da fuori”. Il primo cittadino ha voluto ringraziare la Parrocchia “SS. Andrea e Domenico” e l’Associazione Sabatina per l’impegno profuso, ponendo l’accento sul grande lavoro da parte di tutti che la realizzazione di eventi come questo richiede.

Ecco alcune tra le più belle immagini della Passione scattate da Valentina Filoramo:

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