Unime, bloccato l’esonero dalle tasse universitarie: scatta la protesta

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L’anomalia che si ripresenta all’Unime. Quella delle tasse universitarie: studenti esonerati dal pagarle perché vincitori di borsa di studio, sono tenuti a versare ugualmente le somme relative all’iscrizione. Dal mese di marzo, appreso tale blocco attuato dal Magnifico rettore, la protesta incalza, guidata in particolar modo da coloro che frequentano il primo e secondo anno della scuola di specializzazione per le Professioni Legali. Questi ultimi, il 21 marzo, hanno infatti presentato un’istanza all’Università di Messina e al rettore Navarra, in quanto vincitori della borsa di studio regionale per l’anno accademico 2013/2014. Gli studenti sottolineano come il Decreto Legislativo 68/2012, all’articolo 9, comma 2, preveda che: “Le Istituzioni e le universita’ esonerano totalmente dalla tassa di iscrizione e dai contributi universitari gli studenti che presentino i requisiti di eleggibilita’ per il conseguimento della borsa di studio”. Ovviamente, gli aventi diritti non ci stanno e non accettano il blocco della gestione Navarra. Nell’istanza presentata di marzo chiedono quindi di “adottare immediatamente la definizione dei procedimenti amministrativi avviati a seguito delle istanze di esonero dal pagamento del conguaglio e di rimborso dell’iscrizione delle tasse universitarie per l’anno accademico 2013/2014”. E’ trascorso più di un mese, ma ancora nessuna risposta definitiva sulla questione. Intanto però si avvicina la prossima scadenza per la rata del conguaglio, prevista per il 2 giugno. Molti hanno già versato le tasse entro la prima rata, il 31 marzo. I frequentanti della scuola di specializzazione in attività forensi non intendono fermarsi, appoggiati in questa battaglia dall’UDU Messina (Unione degli Universitari) e dalla FLC CGIL di Messina. Questi due organi si sono fatti portavoce delle ragioni degli studenti anche davanti al rettore, il quale avrebbe chiamato in causa il diritto dell’Università di Messina di rimborsare le tasse agli studenti sulla base di criteri stabiliti dall’Amministrazione, anche in virtù di un apposito parere fornito dall’Avvocatura dello Stato. Navarra avrebbe inoltre espresso la volontà di istituire delle  borse di studio destinate agli studenti meritevoli. Proprio questi soggetti risentono di talune decisioni, in quanto costano molto sacrificio alle proprie famiglie, spesso impossibilitate a sostenere le ingenti tasse universitarie. Udu e FLC CGIL hanno dunque chiesto di conoscere il parere che emetterà l’Avvocatura, mentre un altro incontro con Navarra è stato fissato entro la fine di maggio, per conoscere l’esito di questa delicata vicenda che agita il mondo studentesco.

 

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