Messina: anche l’ex ministro Profumo al convegno sulle città metropolitane svoltosi stamane a Palazzo Zanca (FOTO)

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palazz zanca grande nuovaLa nuova sfida per la città di Messina è quella di diventare una smart city, ovvero una città intelligente che riesca a spendere meno e meglio, senza abbassare la qualità della vita dei suoi cittadini e promuovendone i diritti.

Con queste parole dell’assessore Gaetano Cacciola è iniziata la conferenza svoltasi stamattina nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca sul tema ‘Smart City, un’opportunità per la coesione delle città metropolitane’.

Con le ultime leggi nazionali e regionali, in particolare la 54/2014 e la 8/2014 della Regione Sicilia, si costituiranno le città metropolitane: Messina, Palermo e Catania.

La città metropolitana di Messina partirà senza debiti’ afferma Filippo Romano, attuale commissario straordinario della provincia di Messina, che spiega che tra i vantaggi che avranno i cittadini dalla nascita delle aree metropolitane ci saranno una più forte  digitalizzazione dei servizi e una maggiore mobilità integrata.

Dopo i saluti di rito del sindaco di Messina Renato Accorinti, di Antonio Le Donne, direttore generale, di Emilia Barrile, presidente del consiglio comunale, e di Filippo Romano, si è tenuto l’importante intervento del prof. Francesco Profumo, ex ministro della Pubblica Istruzione con il governo Monti, oggi presidente dell’Osservatorio Nazionale ANCI Smart City.

L’osservatorio, ha spiegato Profumo, nasce dalla necessità di dare sostegno e linee guida alle amministrazioni comunali nelle sfida che le attende da qui al 2020 di dar voce alle esigenze e necessità dei cittadini. Un modello o una qualsiasi strategia vincente per una città metropolitana del Nord Italia può essere riutilizzato per una del Sud e viceversa.

In qualità di vice segretario dell’ANCI, la dott.ssa Galdi ha spiegato ai sindaci dei comuni interessati a entrare a far parte dell’area metropolitana di Messina come partecipare a dei bandi promossi dall’Unione Europea che stanziano fino a 500.000 euro a progetto, dimostrando come esistono sia i mezzi finanziari sia gli enti che sostengono la realizzazione delle smart cities.

Il prof. Profumo, invece, ha illustrato come le principali sfide per le città metropolitane italiane siano la gestione strategica delle risorse, l’inclusione e la coesione sociale, l’equilibrio del rapporto vita-lavoro per i cittadini e la mobilità.

E sulla difficile mobilità messinese si è soffermato l’assessore all’innovazione Gaetano Cacciola, il quale ha ribadito i principali ostacoli che rendono Messina ancora una città caotica quali lo scarso numero di corse di autobus e treni da e per la città, il numero basso di corse della linea metro mare da e per Reggio Calabria, rappresentata all’evento dal dott. Francesco Barreca, l’assenza di un servizio cittadino che informi sul traffico in tempo reale ecc.

Sulla carta le proposte per rendere la mobilità messinese sostenibile sono tante, resta da vedere cosa effettivamente verrà realizzato in una popolazione che per consuetudine e per necessità è abituata a muoversi solo con l’auto privata, a discapito dei mezzi pubblici.

Discorso a parte quello dell’integrazione tra le 3 citta metropolitane della Sicilia. Anche se è forte la ‘voglia di fare sistema’, come ha detto il dott. Villa, del Dipartimento della Programmazione della Regione Sicilia, bisogna essere onesti e riconoscere che nel nostro territorio esistono molte lacune infrastutturali a cui si potrà porre rimedio solo con una programmazione di lungo termine, e come al solito, con ampi finanziamenti mirati.

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