Milazzo (Me): martedì riunione decisiva per mantenere in città Giudice di Pace

StrettoWeb

E’ corsa contro il tempo per salvare il giudice di Pace di Milazzo. Il Comune mamertino da mesi è impegnato ad evitare la soppressione dell’ufficio giudiziario e confida anche nella collaborazione degli altri amministratori del comprensorio visto che la “salvezza” passa da un preciso impegno a garantire le spese di funzionamento e di erogazione del servizio, incluso il fabbisogno di personale amministrativo, così come previsto dal decreto legislativo del 7 settembre 2012 in materia di revisione delle circoscrizioni giudiziarie.

Martedì prossimo a Palazzo dell’Aquila è stata convocata una riunione nel corso della quale gli amministratori comunali del mandamento dell’ufficio del giudice di pace (San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Monforte San Giorgio e Gualtieri Sicaminò) dovranno dare la disponibilità ad accollarsi le spese previste oltre a fornire il personale. Se non ci saranno dubbi – e crediamo sia fondamentale mantenere questo ufficio, così come peraltro auspicato dalla maggioranza degli avvocati – occorrerà formalizzare una convenzione ai fini della ripartizione delle spese di funzionamento delle spese, che saranno “correttamente quantificate” per consentire ai sindaci di avere un quadro chiaro su come intervenire nei propri bilanci.

Tuttavia ciò non sarà sufficiente se il Dipartimento Giustizia del Ministero non riconsegnerà al Comune di Milazzo, villa Vaccarino un tempo sede della sezione staccata del Tribunale di Barcellona e che è al centro di una serie di spostamenti di uffici pubblici disposta dal Comune di Milazzo per consentire il trasferimento dell’ufficio del giudice di pace nell’ex scuola media Zirilli di San Paolino, ubicata all’uscita dell’asse viario di Ciantro e dotata di ampio parcheggio. Villa Vaccarino è destinata ad ospitare il polo dei Beni culturali del Comune, anche se una parte – il seminterrato e una ex sala udienze resterà a disposizione del Ministero per mantenere gli archivi.

Se dunque queste due condizioni: convenzione tra i sindaci e disponibilità di villa Vaccarino non si concretizzeranno, il Comune si avvarrà della clausola secondo la quale “gli enti locali hanno la facoltà di revocare la domanda di mantenimento che era stata accolta” e il comprensorio perderà l’Ufficio del Giudice di Pace che sarà accorpato a Barcellona.

Condividi