Parco Nazionale della Sila: pesca illegale nel lago Ampollino. Denunciati due romeni

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Il Corpo Forestale dello Stato ha denunciato due persone, sorprese a pescare illegalmente sul lago Ampollino, nel Parco Nazionale della Sila; sequestrati anche tutto il pescato e due reti da pesca.

I due pescatori di frodo sono stati individuati grazie ad una segnalazione pervenuta al numero di emergenza ambientale del Corpo Forestale dello Stato (1515), che informava i militari della presenza di reti da pesca, posizionate nel Lago Ampollino. In seguito a tale segnalazione, il personale del Comando stazione forestale di Taverna (CZ), si è recato sul posto, individuando nella zona 2’’ del Parco Nazionale della Sila, due reti da pesca di circa trenta metri ciascuna, collocate lungo una porzione del lago e ben visibili da lontano per la presenza di galleggianti di colore rosso che fuoriuscivano dall’acqua.

Dopo aver effettuato alcuni appostamenti, i militari sono riusciti a sorprendere due uomini di origine romena, proprio mentre raccoglievano le reti piene di pesci. Si è subito provveduto a porre sotto sequestro l’attrezzatura utilizzata per la pesca e a liberare i pesci ancora vivi rimasti impigliati nelle reti; sequestrato e consegnato al Cras di Catanzaro, anche il pescato ritrovato in un sacchetto, costituito da circa 10 kg di pesce della specie cyprinus carpio.

I due romeni sono stati denunciati per violazione delle norme in materia di aree ambientali protette attraverso l’esercizio illegale della pesca e sono state contestate loro delle violazioni amministrative alle norme regionali in materia di esercizio della pesca nelle acque interne.

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