Reggio, Europee. Anna Rita Leonardi (PD) per Strettoweb: “Noi offriamo concretezza, onestà e un’idea di Calabria diversa”

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In occasione del comizio odierno, tenuto dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi a Roma, e trasmesso in diretta attraverso un maxi schermo posizionato al centro di Piazza De Nava, di fronte alla “casa” dei Bronzi, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, oltre all’aver voluto sentire le opinioni della gente comune, abbiamo anche intervistato una che di politica ne sa e ne applica da tempo.

Stiamo parlando di Anna Rita Leonardi, componente regionale PD Calabria, facente parte della direzione provinciale del PD di Reggio e responsabile regionale PSE Calabria.

Di seguito l’intervista:

Cosa può offrire, per te, la Calabria all’Europa e cosa l’Europa alla Calabria?

C’è da dire che noi calabresi veniamo da un Governo che ha distrutto prima Reggio e poi la Calabria, diffondendo questo “modello Reggio”.

Adesso, l’Europa deve puntare sull’Italia e l’Italia, a sua volta, puntare sul Mezzogiorno. Questo può avvenire  tramite l’elezione di rappresentanti europei di livello. Noi abbiamo una grande opportunità che è quella di portare al Parlamento Europeo delle persone che si occupano effettivamente del Sud, nel nostro caso ovviamente; a livello italiano, invece, abbiamo l’occasione di portare dei parlamentari che si occupano in generale dell’Italia. Proprio in riferimento a questo, nel fare un esempio, lancio un appello implicito alle Regioni del centro e del Nord: tutti i rappresentanti, anche se vengono eletti in collegi diversi, si devono ricordare che sono parlamentari europei, ma che rappresentano innanzitutto l’Italia, quindi anche un parlamentare eletto in Toscana deve pensare alla Calabria, perchè, sottolineiamolo, l’Europa è un contenitore enorme e importantissimo.

La Calabria, invece, e più in generale l’Italia, può dare tanto all’Europa. Io ovviamente mi soffermo sul PD: il partito ad oggi ha una grande responsabilità, non solo per quello che può offrire, ma anche perché non si può più sbagliare. Adesso non dobbiamo più dare conto solo ai cittadini italiani, ma anche a quelli europei; possiamo diventare una delle più grandi forze d’Europa, e quindi siamo sotto l’occhio vigile della stessa Europa intera.

Visto che stiamo parlando di Calabria, e considerato soprattutto il fatto che in questo momento la Regione sta passando un periodo nero, con un vuoto di potere enorme, dato da un Governatore dimissionario, un comune (quello di Reggio) commissariato, ti senti di dare, tu che sei giovane, una speranza, un input ai ragazzi, ragionando sul fatto che soprattutto in Calabria il tasso di disoccupazione giovanile è molto elevato?

Si,  io sono giovane, ma è da un po’ di tempo che sono in politica ed è proprio dal punto di vista politico che penso che chi fa questo mestiere deve sempre assumersi la responsabilità delle sue azioni. Io, l’ho già dichiarato qualche tempo fa ad un quotidiano nazionale a cui ho rilasciato un’intervista, mi candiderò al Consiglio comunale alle prossime amministrative perché penso che sia mio compito e mio dovere spendermi in prima persona per il bene della città. Ho lavorato fuori, ho studiato fuori, ma sono ritornata, spinta proprio dall’amore viscerale per Reggio, però, purtroppo come vediamo quotidianamente esistono delle situazioni critiche. C’è da dire che è troppo comodo dire sempre che va tutto male; è vero, ma la politica deve fare qualcosa. In riferimento alla disoccupazione giovanile, un giovane deve mettersi in gioco per aiutare gli altri giovani,  per risolvere tutte quelle piccole cose (troppi cassaintegrati, poche imprese, il problema dei rifiuti, le famiglie senza casa ecc.) che fanno di un’amministrazione comunale, un’amministrazione degna di questo nome. Io personalmente mi impegnerò in prima persona, e quando sarà il momento andrò direttamente tra la gente dei vari quartieri a capire cosa vuole davvero, di cosa ha veramente bisogno, perché è importante riprendere il contatto diretto con i cittadini. La gente vive delle piccole cose, ed è da qui che si deve partire, aiutandola a vivere al meglio il quotidiano.

E parlando proprio di “quartieri”, alla Leonardi preme evidenziare il suo pensiero sulle reazioni dei cittadini reggini al servizio di ieri sera del programma televisivo “Le Iene”, girato nel quartiere cittadino di Arghillà.

Io ieri mi sono arrabbiata un po’ con la politica, un po’ con qualche cittadino, perché è inaccettabile che ogni volta noi ci accorgiamo e parliamo dei problemi che stanno dietro l’angolo solo dopo che ne parla Italia1 ecc. Io qualche mese fa ero ospite a Rtv e ho nominato proprio Arghillà, sottolineando i problemi che caratterizzano il quartiere ed evidenziando il dovere morale della politica di intervenire. Adesso io voglio che i miei colleghi politici, al di là degli schieramenti, e i miei concittadini si ricordino dei problemi locali, sbattano i pugni, si indignino, non solo quando ne parlano a livello nazionale.

Pensi che questa cabina di regia voluta dal Governo per la Calabria possa fare davvero qualcosa per risolvere questi e altri problemi?

Io credo che in questo momento Matteo Renzi sia l’unica persona in grado di far convergere tutte le forze propositive, perché è una persona che va dritta per la sua strada, ad oggi anche con un’alta percentuale di consensi. Finora il Presidente del Consiglio ha mantenuto le promesse fatte (io ho parlato direttamente con lui in varie occasioni, l’ultima durante un Congresso PSE, in cui ho conversato con Renzi sul caso Gentile), ma io sono la prima a dire che nel momento in cui ciò non dovesse più avvenire ne prenderemo atto. Rispetto agli altri noi abbiamo sempre avuto un occhio critico, un atteggiamento che soprattutto i giovani in politica devono imparare a portare avanti.

Un’ultima domanda: dato che tu stessa hai parlato di percentuali, e visto che in molti, considerando soprattutto la forza di leadership trasmessa da Matteo Renzi, pensano che il PD sarà in futuro il primo partito del Paese, quali sono per te i vostri “avversari” politici più temibili in queste elezioni Europee?

Dunque, per me ci sono due tipi di rivali: il rivale politico e il rivale partitico. Il rivale politico è rappresentato ad oggi da Grillo, ma non in quanto Grillo, ma in riferimento al pensiero che porta avanti: l’anti-politica, il populismo, che è un termine bruttissimo per come lo intende lui: Grillo parla alla pancia della gente, e ci sta, ma se la pancia non è collegata al cervello stona. La lotta partitica, invece, in Calabria è rappresentata da Scopelliti, ma non perché Scopelliti sia il male assoluto, ma perché come Grillo, in un’altra veste, incarna tutto ciò contro cui noi lottiamo: la mala politica, la mala amministrazione, la distruzione di una Regione e di una città, il perseverare in un’arroganza politica che lo porta a non riconoscere gli errori fatti. Qui stiamo parlando di un comune sciolto per mafia, di un comune e una città in dissesto, di una condanna a 6 anni, di un’interdizione perenne dai pubblici uffici. Scopelliti continua a dire che porterà il modello Reggio in Europa e, come ho già detto scherzando, questo intento mi sa proprio di minaccia.

Concludendo, al di là delle chiacchere fatte ora e in passato, la gente vuole dei risultati e noi del PD diciamo alla gente quello che portiamo, ovvero concretezza, onestà, preparazione, un’idea di politica, di Paese e di Calabria diversa, che faremo vedere prima alle Europee e poi alle amministrative.

 

 

 

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