La storia della Madonna della Lettera di Messina risale all’antichissima tradizione del 42 d.C., anno in cui il Senato di Messina inviò una delegazione a Gerusalemme per comunicare la conversione al Cristianesimo della città. L’artefice dell’evangelizzazione fu l’apostolo San Paolo che avrebbe addirittura accompagnato gli ambasciatori per introdurli alla presenza della Madonna.
L’ 8 settembre i delegati rientrarono in città recando una lettera in cui la Vergine assicurava la sua protezione a Messina: alla lettera era allegata una ciocca di capelli della Madre di Gesù.
La lettera, scritta in ebraico, sarebbe stata tradotta in latino da Costantino Lascaris nel XV secolo: la protezione della Madonna è sintetizzata nella frase “Vos et ipsam civitatem benedicimus” presente alla base della statua della Madonna all’ingresso del porto della città dello Stretto.
La data, giovedì 3 giugno 42 d.C., è da allora il giorno della festa della Madonna della Lettera, patrona della città.
Il 3 giugno, dunque, la città di Messina festeggia l’avvenimento portando in processione una statua d’argento della Vergine posta su una varetta, anch’essa d’argento, sulla quale vi è un reliquario bronzeo contenente i capelli con cui la Vergine legò la sacra Lettera.