Dopo una serie di verifiche tra i quasi 700 formulari rifiuti e la documentazione ambientale acquisita, è risultato che oltre alla ditta eoliana, numerose altre società, avevano illecitamente conferito rifiuti speciali, anche pericolosi, al centro di recupero barcellonese.
A conclusione delle investigazioni, è emersa una considerevole discrepanza tra i rifiuti cartolariamente ricevuti dal centro di smaltimento, e quelli effettivamente trovati al momento del sopralluogo presso gli impianti; differenza che è risultata pari ad oltre 12.000 tonnellate di rifiuti, svaniti nel nulla, il tutto chiara evidenza di una considerevole e continuata attività illecita di smaltimento dei rifiuti.
In totale la DDA di Messina ha richiesto per 36 soggetti la notifica dei relativi avvisi di conclusione delle indagini, per violazione della normativa ambientale in materia di smaltimento illecito di rifiuti; inoltre, sempre nell’ambito della medesima operazione, sono stati parallelamente accertati e sanzionati, dalla sezione di Polizia Ambientale della Guardia Costiera di Lipari, numerosi illeciti amministrativi, per i quali sono stati elevati verbali per un totale di oltre 13.000 Euro.