Bisogna allora pensare in primo luogo a forme di risparmio sul consumo di energia per la pubblica illuminazione, quali la riduzione della portata luminosa, almeno in alcune ore della notte ed in alcune zone della città. Si potrebbe pensare, per esempio, a sistemi di accensione dell’impianto a zone al semplice passaggio del pedone, come avviene nei corridoi dei grandi alberghi, ovvero a chiamata come avviene per i pedoni al semaforo, ovvero ad altre forme di accensione alla bisogna.
Per quanto riguarda, poi, il consumo di energia per la captazione e distribuzione idrica, bisogna impegnare anche il Governo centrale, perché finalmente, nell’ambito del completamento delle opere mai compiute si completi la Diga del Menta (ne sento parlare fin da ragazzino). Questa non solo consentirebbe un serio risparmio energetico dalla abolizione delle pompe di sollevamento, dato che la distribuzione avverrebbe, come nei secoli passati, per caduta, ma consentirebbe addirittura la produzione di energia elettrica spendibile per la nostra città. Infatti nell’ambito del complessivo progetto per la Diga del Menta è prevista la realizzazione di una centrale idroelettrica, a mio avviso una delle fonti energetiche più pulite e rinnovabili, che però la città deve pretendere in gestione, come avviene in alcune importanti città del nord Italia.
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