Messina: bilancio consuntivo 2013, il gruppo DR chiede ‘una reale ed esplicita programmazione’

StrettoWeb

E’ inaccettabile il ritardo con in quale viene sottoposto all’aula il piano di equilibrio finanziario; è evidente che la situazione dei conti del comune di Messina appare risanata solo grazie a degli artefici contabili e se è pur vero che nessun addebito può essere fatto all’amministrazione Accorinti per il passato, non si utilizzino oggi tecniche e comportamenti che hanno determinato la situazione di pre-dissesto e di disastro economico in cui versa oggi la città, proprio per l’assenza di regole e di chiarezza sui bilanci delle partecipate.”

E’ il punto di vista del gruppo DR di Messina. “(…) A seguito delle dichiarazioni del Vicesindaco ed Assessore al Bilancio del Comune di Messina, Guido Signorino, con le quale si presenta alla città di Messina un bilancio nuovamente in attivo (dopo due anni di deficit ripetuto) ma che dà risposta solo ad alcune delle osservazioni rilevate dalla Corte dei Conti nelle sue relazioni al bilancio 2012 ed al primo semestre 2013, la segreteria provinciale dei Dr Messina intende porre delle questioni di principio e di metodo.

Questo bilancio è frutto di un incremento delle entrate e di una generale razionalizzazione dei costi ma sorprende la totale assenza di partecipazione e trasparenza che hanno contraddistinto i rapporti della Giunta con il Consiglio cittadino in materia di bilancio. Invero, ad oggi, nonostante i numerosi proclami, ed a soli pochi giorni dalla scadenza del 30 giugno, non solo non vi è traccia del Bilancio Consuntivo 2013, esitato nel corso della Giunta straordinaria del 21 giugno, ma – incredibilmente – non risulta che lo stesso sia stato consegnato al Collegio dei Revisori per le opportune verifiche.

Parrebbe, peraltro, che il predetto bilancio consolidato – che assume la Giunta essere finalmente in attivo e di ben 6,5 milioni di euro – non contempli i risultati complessivi della gestione dell’ente locale e delle aziende non quotate partecipate (vedasi art. 147 quater TUEL), circostanza, quest’ultima, che contrasta con le indicazioni “suggerite” dalla Corte dei Conti, Sezione di Controllo per la Regione Siciliana, nella Deliberazione n° 68/2014/PRSP. Deliberazione che ha, peraltro, valutato negativamente i chiarimenti offerti dai rappresentanti dell’Ente in adunanza, lasciando inalterati i profili di problematicità per la totalità degli aspetti oggetto del deferimento.

Sicuramente, dalla impossibilità di verificare il conto consuntivo 2013, sia dai Revisori che dai Consiglieri comunali, discendono importanti e gravi conseguenze che riverberano sulla vita dell’Ente e che, a cascata, ineriscono la o le scelte economiche-finanziarie che impegneranno il nostro prossimo futuro. Infatti, non può non evidenziarsi come la scelta compiuta da questa Amministrazione, che pare essere diretta a portare in Aula Consiliare il Conto Consuntivo solamente poche ore prima della votazione, strida fortemente con la più volte manifestata volontà di redigere un piano di riequilibrio quale alternativa alla dichiarazione di dissesto.

Non potrà pretendersi quindi che i Consiglieri comunali possano esitare positivamente un Bilancio consolidato che non conoscono, che non ha i requisiti per essere approvato, che non rispetta i dettami forniti dalla Corte dei Conti.” 

E ancora aggiungono “È incomprensibile, soprattutto alla luce della recente indagine giudiziaria sui bilanci degli anni precedenti, che si tenti di addebitare al Consiglio Comunale responsabilità politiche, e non solo, che appartengono solamente all’Organo di Governo dell’Ente. Domani, non si potrà additare il Consiglio comunale dell’eventualità, non remota, della dichiarazione di dissesto. Quest’ultima sarà dovuta al mancato invio dello schema del consuntivo 2013, completo di tutti gli allegati, e senza le valutazioni di merito dell’Organo di Revisione che attesti – o meno – la corrispondenza fra i dati del rendiconto della gestione e le risultanze delle scritture contabili.

Medesime considerazioni, si teme, si svolgeranno da qui a qualche settimana anche per il Bilancio previsionale 2014, altro passaggio fondamentale per l’ipotizzato piano di riequilibrio finanziario che dovrebbe approvarsi entro il 31 luglio prossimo.

Se la strada sarà quella del default, che ben venga, più volte i DR hanno sostenuto che solo la dichiarazione di dissesto maggiormente garantirebbe la nostra Città e, soprattutto, le fasce deboli della popolazione, ma, sia chiaro, i maldestri tentativi, forse solo apparenti, che sono stati posti in essere per evitarlo, aggravano di fatto l’odierna situazione contabile del Comune di Messina palesando, per altro verso, la totale assenza di qualsiasi programmazione economico-finanziaria che ha caratterizzato le scelte dell’amministrazione in questo primo anno di vita.

Alla luce delle superiori considerazioni, i Democratici Riformisti di Messina, chiedono – con urgenza – che venga resa esplicita la reale programmazione che si intende perseguire nonché la trasmissione, immediata, dei documenti afferenti il Bilancio Consuntivo 2013, degli allegati e del necessario parere dell’Organo dei Revisori dei Conti affinché si sia nelle condizioni di conoscere cosa, ad oggi, sia stato fatto dall’Amministrazione e per offrire, con cognizione di causa, il necessario e giusto apporto in sede di approvazione del consuntivo.” conclude il gruppo DR.

Condividi