Non è immaginabile ipotizzare che si possa trattare con la pubblica autorità a suon di ricatti e intimidazioni. Non è accettabile attendere supinamente il caos e i disagi alla viabilità. Le manifestazioni improvvisate costituiscono di per sé un’anomalia: se esse vengono fatte a scapito della collettività, costituiscono un abominio, l’anticamera della logica mafiosa. In questo paese, perfino in questo sperduto comune, esistono delle elementari norme di diritto che devono essere rispettate da tutti e per il bene di tutti, senza alcuna compiacente discrezionalità.
Non è plausibile derubricare il fatto a notizia di scarso rilievo: l’ennesima offensiva dell’ambulantato selvaggio è uno schiaffo alla dignità della città. E le forze dell’ordine non possono essere lasciate sole: per buona parte della mattinata una sola volante ha dovuto fronteggiare le intemperanze della folla, quasi fosse un’azione ordinaria di monitoraggio.
Mentre scrivo queste righe, la Strada Statale è ancora bloccata e i mezzi pubblici compongono un’ordinata fila che rappresenta l’immagine plastica del degrado morale. I servizi si tolgono il cappello e cedono il passo: vince l’abuso, vince la prepotenza, vince la forza fine a sé stessa. Vince la pretesa di avere condizioni di vantaggio in ossequio al pericolo creato per l’ordine pubblico. In una decina di giorni è il secondo atto dimostrativo, il secondo banco di prova, orchestrato a regola d’arte. E per la seconda volta Palazzo Zanca sembra cedere al ricatto.
La presidente della commissione per i mercati, Nora Scuderi, pur stigmatizzando l’illegalità dilagante, ha ribadito l’intenzione della Giunta di garantire un’area nei pressi dello Stadio San Filippo: “occorrono forme alternative affinché sia tutelato il diritto al lavoro di queste persone”. Quanto ai diritti degli altri – della cittadinanza, degli automobilisti, dei commercianti che onestamente pagano le tasse – neppure una parola. Con buona pace di chi si ostina ad essere perbene.
– AGGIORNAMENTO 17.11: BLOCCATO VIALE GAZZI. Registriamo, con preoccupazione, un altro blocco nei pressi dello svincolo di Gazzi, zona Celeste. I facinorosi non hanno intenzione di fermarsi finché Accorinti o l’assessore Panarello non si recheranno in loco.