Ancora una volta – si legge ancora nel documento – il silenzio del Consiglio Comunale,delle Circoscrizioni, dei partiti e delle varie associazioni più o meno ambientaliste su questi argomenti preoccupò non poco.. L’amministrazione comunale da parte sua decise di indire un incontro con i traghettatori. Il risultato dell’’incontro di ieri in Comune, al quale parteciparono i rappresentanti di tutti gli armatori (Tourist, Caronte, Bluferries, Meridiano lines) assieme al comandante Samiani e l’ing. Di Sarcina, sembrò non produrre nessun accordo condiviso. L’amministrazione comunale comunica, a conclusione dell’incontro, che si << “avvertiva” che dal 20 luglio prossimo il Cavalcavia sarebbe stato chiuso di giorno >> e che si sarebbe emanata un’apposita ordinanza . Qualcosa di simile avvenne già nell’ottobre dello scorso anno. Otto mesi fa si disse che con l’ordinanza “TOLLERANZA ZERO” i tir sarebbero scomparsi, che i lavori a Tremestieri erano quasi ultimati, che i cantieri del nuovo Porto a Sud stavano per essere aperti.
Il 31 ottobre – prosegue il Comitato – cambiò invece tutto. Oggi I vigili urbani ci informano che le deroghe concesse in questi mesi dai privati nel terminal di Tremestieri si sono moltiplicati vertiginosamente. Degli incassi dell’Ecopass si continua a non capire nulla mentre l’approdo di Tremestieri è sostanzialmente abbandonato al proprio destino. I rilevamenti dell’inquinamento dell’aria non esistono di fatto, i tir posso entrare e uscire da TUTTI gli svincoli della tangenziale senza limitazione alcuna ( basta dare un’occhiata ai cartelli esistenti); il centro e la zona Sud sono letteralmente assediati notte e giorno dai tir, l’appalto della via Don Blasco è impantanato;la Rada s. Francesco rimane il vero e unico approdo funzionante notte e giorno. Tutto ciò ci preoccupa e ci sgomenta. La tutela della vita e la sostenibilità non possono rimanere però solo parole. Il Comitato La Nostra Città – conclude la nota – aspetta un atto concreto: il testo scritto della nuova ordinanza potrebbe chiarire già molte cose”.