Bisognerà comunque attendere almeno 60 giorni perché la perizia stilata dal medico legale venga consegnata al sostituto procuratore Diego Capece Minutolo, che conduce le indagini sulla morte della ventisettenne. Gli inquirenti, così come emerso nei giorni immediatamente successivi alla scoperta dell’auto e del corpo di Provvidenza sotto il viadotto, hanno pochi dubbi. Si sarebbe trattato di un tragico quanto casuale incidente stradale: l’auto avrebbe sbandato e si sarebbe infilata in uno spazio all’uscita della galleria, dove il guardrail non avrebbe contenuto la vettura e anzi avrebbe fatto da “trampolino”, con la Fiat di Provvidenza che sarebbe volata giù dal viadotto, dove poi è stata rinvenuta.
Con questa motivazione sono stati iscritti nel registro degli indagati sei persone, tra vertici del Consorzio Autostrade Siciliane e ispettori locali. La famiglia però, sin da subito, ha rifiutato questa ipotesi, affermando che ci sono responsabilità di terze persone. Al momento però le indagini non hanno portato alla luce indizi che possano corroborare questa eventualità. Si dovranno attendere i risultati degli esami per stabilire quantomeno le cause e la data della morte di Provvidenza.
