Messina: riciclaggio internazionale di denaro

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L’ inchiesta della Guardia di finanza e della polizia postale di Reggio Calabria ha portato all’arresto anche tre messinesi implicati nell’inchiesta che ha fatto luce sugli illleciti di un’organizzazione dedita alle truffe:tra i tre anche un agente della Dia e l’ex responsabile della sicurezza del gruppo Franza.

I poliziotti hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 32 persone tra cui imprenditori e professionisti mentre Finanza e polizia hanno sequestrato anche 12 società e beni per un valore complessivo di oltre 30 milioni di euro.

Secondo quanto accertato dalle indagini, il giro di reciclaggio scoperto dalle fiamme gialle partiva dalla Piana di Gioia Tauro e arrivava fino alla Svizzera, passando per Roma, Milano, Benevento, l’Estonia, l’Olanda e Vanuatu, un piccolo atollo del Pacifico nonché impenetrabile paradiso fiscale.

Mediante un consolidato sistema di false fatturazioni, gli associati hanno consentito ad imprese ubicate in varie province italiane di evadere le imposte sui redditi ed imposta sul valore aggiunto per oltre 53 milioni di euro.

Il denaro, frutto prevalentemente di evasione fiscale, veniva trasferito su conti correnti esteri nella disponibilità degli imprenditori e dei professionisti coinvolti oppure, secondo le necessità, riportato in Italia in contanti.

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