Patti (Me), Operazione “Fake”: in 93 a giudizio per voto di scambio

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Il Giudice dell’udienza preliminare di Patti, Maria Giuseppa Scolaro, ha rinviato a giudizio 93 persone per falso in atto pubblico, voto di scambio e truffa, nell’ambito dell’operazione “Fake” del 2011. Tra questi Maria Tindara Gullo, deputato nazionale del Partito Democratico (vicina a Francantonio Genovese, recentemente arrestato per un’inchiesta sui fondi della formazione professionale) e figlia dell’ex vicesindaco di Patti, Francesco Gullo, anche lui a giudizio, e cugina di Luigi Gullo, che era candidato a sindaco e che ha scelto l’abbreviato.

Tra gli altri accusati rinviati a giudizio, anche l’ex vice comandante della polizia municipale Carmelo Lembo, gli ex consiglieri comunali Alessio Arlotta e Nicola Campana, l’imprenditore Carmelo Campana, i consiglieri comunali Domenico Pontillo, Filippo Tripoli l’imprenditore Michele Cappadona, e il geometra Raffaele Aliberto. Tutti sono ritenuti componenti di un’associazione per la commissione di reati di falso in atto pubblico e in materia elettorale, al fine di consentire la raccolta di voti per sostenere la candidatura a sindaco di Luigi Gullo.

Il meccanismo ricostruito dagli inquirenti vedeva gli imputati, con la complicità di alcuni vigili urbani, spingere numerosi residenti in comuni limitrofi a trasferire in maniera fittizia la residenza proprio a Patti, per poter votare alle suddette elezioni, al fine di procurarsi consensi elettorali. In più le indagini hanno documentato un avvenuto voto di scambio, con la complicità di funzionari comunali, tra i candidati indagati ed alcuni elettori.

Cinque imputati, Giovanni Franchina, Daniela Tumeo, Maria Alessandra Tumeo, Katia Marabello e Michela La Cauza, sono stati prosciolti con la formula “perché il fatto non sussiste”.

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