Tuttavia, al di là delle aspettative rosee sul futuro del nostro Museo, ci sono ancora degli accorgimenti da fare e delle procedure da rispettare, prima che i lavori possano iniziare senza il rischio che si metta davanti alcun “intoppo”; entro la fine del mese in corso, sempre come riporta il giornalista de “La Gazzetta”, Alfonso Naso, “sarà consegnato il progetto definitivo per l’allestimento del Museo Archeologico Nazionale. Poi servirà solo la validazione dell’ipotesi progettuale”.
Ancora gli architetti di progettazione della ditta vincitrice dell’appalto si stanno occupando di ridefinire al meglio il progetto, che dovrà essere consegnato entro la fine della prossima settimana.
“Una verifica veloce e poi – scrive Naso – dovrebbe arrivare la prima approvazione dell’elaborato”, un elaborato finale che dovrà poi passare al “vaglio” dell’ing. Enrico Bentivoglio, il responsabile unico del procedimento del ministero delle Infrastrutture.
La “storia” del Museo di Reggio Calabria ci racconta di tanti ostacoli, momenti di scoraggiamento, di crisi che si sono attraversati negli anni, prima che l’intera struttura, completamente restaurata, potesse essere aperta al pubblico, e potesse, altresì, ospitare i Bronzi, anch’essi totalmente “rimessi a nuovo”.
Le vicissitudini di Palazzo Piacentini hanno interessato direttamente anche l’ex ministro ai Beni Culturali, Massimo Bray, presente in prima linea il giorno dell’inaugurazione.
Si spera, adesso, che i tempi di consegna del cantiere saranno rispettati, e che in breve tempo tutti i cittadini di Reggio, di Italia e del mondo possano finalmente ammirare le meraviglie della nostra terra all’interno di quello che sarà il definitivo e completo Museo Archeologico Nazionale.