Reggio, chi boicotta la pista ciclabile? Appassionati, ciclisti e cittadini: “non rovinate quel poco di buono che abbiamo”

StrettoWeb

C’è qualcuno, a Reggio, che continua a remare contro la città. Chi sia è un mistero, probabilmente non è qualcosa di organizzato ma la semplice inciviltà di chi si diverte con poco provocando però danni alla comunità. Oggi parliamo della nuova pista ciclabile: è solo il primo tratto, 8km dalla stazione Lido alla zona industriale di via Padova, su un’idea dell’ex amministrazione comunale guidata dal sindaco Demetrio Arena e poi realizzata negli ultimi due anni durante il commissariamento della città.
La pista ciclabile presenta numerose criticità che si sarebbero potute evitare con un po’ di buonsenso in fase di realizzazione dei lavori, come spesso accade, con piccole modifiche al piano progettuale. Ma così non è stato. Fatto sta che comunque oggi questa pista ciclabile viene quotidianamente percorsa da centinaia di cittadini, ciclisti e appassionati, che possono per lunghi tratti godere dello straordinario panorama dello Stretto grazie alla posizione strategica anche per i turisti del percorso ciclabile.

Un lettore di StrettoWeb, Massimo Rossi, però ci ha scritto poco fa inviandoci le foto a corredo dell’articolo e pregandoci di segnalare quello che sta accadendo alla pista ciclabile in questo periodo. “Ogni giorno c’è qualche fenomeno che sposta i panettoni, per altro pesantissimi, ed ostruisce il passaggio. Sicuramente lo faranno con l’aiuto di un’auto con una corda attaccata perché io ed altri ciclisti abbiamo cercato di metterne uno al suo posto e non siamo riusciti a muoverlo di un centimetro!!! Già la pista è scomoda perché adattata ad un territorio con molti problemi di viabilità, fatta sicuramente da gente poco competente ma almeno è un inizio!!! Per favore, sensibilizzate la gente a non rovinare quel poco di buono che abbiamo!!! Vi ringrazio“.

Cogliamo l’occasione per ricordare un aspetto che in pochi conoscono, attenti solo ad evidenziare le brutture e le criticità: con la realizzazione di questa pista ciclabile, Reggio Calabria può vantare uno straordinario primato italiano, quello dell‘utilizzo di un quantitativo davvero considerevole di gomma riciclata per la realizzazione di una pista ciclabile. Già, perchè la pista ciclabile non è solo un’idea ecologica per rendere la città sempre più a misura d’uomo, ma è anche progettata e realizzata per essere rispettosa della natura e per fondersi in modo armonioso con il mondo che ci circonda.

Infatti il Comune di Reggio Calabria, nella fase progettuale, ha scelto il cordolo “Biker” costituito da una parte in gomma che per ogni elemento da un metro equivale a ben 32 kg, per un totale complessivo, previsto a capitolato, di 6.039 elementi: la quantità di gomma riciclata utilizzata per tutta l’opera, quindi, è stata di ben 181.170 kg.

Considerando il peso medio di gomma contenuto in un copertone d’auto, circa 6 kg, possiamo affermare che grazie alla pista ciclabile di Reggio Calabria ben 30.000 copertoni hanno trovato una nuova sistemazione definitiva, offrendo sicurezza e visibilità.
Il cordolo Biker, inoltre, dispone di accessori che lo rendono visibile in qualunque situazione atmosferica, tra gli accessori sono disponibili marker in cristallo, delineatori cilindrici ed inserti rifrangenti. Gli elementi sono tassellati al suolo tramite robusti tasselli in nylon, eventuali elementi danneggiati possono essere facilmente sostituiti con l’ausilio di una semplice chiave inglese. La finitura estetica, grazie a un mix di granuli di gomma, ha l’aspetto del granito che nobilita l’elemento.
Si tratta di uno straordinario valore aggiunto per un’opera importante che, grazie a questo dettaglio non di poco conto, pone Reggio Calabria come città leader nel rispetto dell’ambiente e della natura, al passo dei grandi Paesi europei che già dagli anni ’80 utilizzano prodotti analoghi per la sicurezza stradale, con ottimi risultati.

Insomma, questa pista ciclabile dovrebbe rappresentare un motivo d’orgoglio per la città. E invece…

PROGETTO ESECUTIVO

REALIZZAZIONE DI UN CIRCUITO DI PISTE CICLABILI

RELAZIONE TECNICA

OBIETTIVI

Da una analisi sociale ed economica della realtà della città di Reggio Calabria per la quale si vanta la vocazione turistica non si può non prescindere dal disporre di un sistema di mobilità in cui gli spostamenti a piedi ed in bicicletta non siano gli elementi principe. Pertanto è necessario che la bicicletta quale mezzo di trasporto urbano e turistico inizi ad acquistare piena dignità attraverso la programmazione prima e la progettazione e la realizzazione, dopo, di interventi di qualità a livello infrastrutturale che permettano di disporre di sistemi di viabilità integrati.

Il presente intervento è volto ad attuare provvedimenti a sostegno dell’offerta e della domanda di sistemi di trasporto integrati e come tale in grado di garantire gli spostamenti di persone e merci e, al tempo stesso, di ridurre notevolmente le emissioni inquinanti (gas serra), i rumori, i consumi energetici e i costi sociali ed economici.

Gli spostamenti a piedi e in bicicletta specie nelle aree urbane, il trasporto pubblico e collettivo e loro forme di intermodalità hanno un ruolo fondamentale. I ciclomotori sono spesso rumorosi ed inquinanti, le auto sono spesso usate da un unico viaggiatore, i mezzi elettrici sembrano migliorativi perché non inquinano, ma richiedono comunque energia elettrica molto spesso prodotta in altri luoghi da fonti fossili. Ovviamente non è possibile rivoluzionare il nostro modo di vivere e di pensare in breve tempo: l’importante è innanzitutto avere la consapevolezza che l’attuale sistema di trasporto basato sulla motorizzazione privata è insostenibile per la salute, l’ambiente e la qualità della vita, e che ci sono ormai anche in Italia – oltre che in Europa – realtà che hanno sviluppato buone pratiche di mobilità sostenibile, da cui trarre insegnamento.

Nella città le principali situazioni dannose per la salute generate dal sistema di mobilità sono rappresentate da:

  • incidenti stradali: il 45% dei morti ed il 75% degli incidenti accadono in ambito urbano;
  • malattie dell’apparato respiratorio generale dalle polveri sottili;
  • situazioni di stress e solitudine nelle quali vivono anziani e bambini che non hanno autonomia di movimento per la paura del traffico;
  • sedentarietà di bambini, anziani e anche adulti che nella loro giornata percorrono a piedi ormai solo pochi passi e salgono le scale sempre con l’ascensore.

AREA D’INTERVENTO

L’intervento in oggetto in fase di progetto definitivo prevedeva la realizzazione di un percorso ciclabile che collegava il centro della città di Reggio Calabria con la località San Leo di Pellaro alla periferia sud, lungo un tracciato della lunghezza di circa 11Km. Il percorso aveva come punti terminali il Lido sulla via Marina di Reggio Calabria, il centro commerciale Porto Bolaro in località San Leo di Pellaro e come stazione intermedia quella degli autobus a largo Botteghelle di Reggio Calabria.

In fase di progettazione esecutiva tenuto conto dell’importo del finanziamento si è stralciato un I lotto funzionale il cui percorso di progetto prevede: un primo tratto compreso tra la stazione Lido e il torrente Calopinace che si snoda lungo la fascia costiera per poi innestarsi lungo la viabilità del tessuto urbano esistente della città nel tratto compreso tra la foce del torrente Calopinace (via Barlaam, via sott’argine del Calopinace), il Largo Botteghelle sul viale Calabria continuando lungo la via Padova fino alla Capannina e poi innestarsi sulla costruenda litoranea sud che si sviluppa lungo la costa per ricongiungersi alla foce del torrente Calopinace.

Tale percorso si articola in tre tratti principali – tratti urbani ed extraurbani – e numerosi sottotratti aventi differenti caratteristiche tipologiche e tecniche, come verrà specificamente espletato nel seguito.

TRATTO LIDO – TORRENTE CALOPINACE

Il tratto compreso tra la stazione Lido di Reggio Calabria e la foce del Torrente Calopinace si sviluppa lungo la esistente via Marina. Su tale percorso possono essere individuati due sottotratti, il primo compreso tra la stazione Lido ed il tempietto, già esistente, e il secondo compreso tra il tempietto e l’incrocio con la via Barlaam sul quale è in corso un intervento di riqualificazione.

Sul primo tratto compreso tra la stazione lido ed il tempietto è già esistente un percorso ciclo pedonale in cui la pista ciclabile in sede riservata è delimitata con apposita segnaletica orizzontale costituita da pavimento in blocchetti di porfido di colore rosso e cordonale in pietra di Lazzaro di colore bianco e da apposita segnaletica verticale.

Sul secondo tratto è in corso di realizzazione un intervento di riqualificazione che prevede la costruzione di una strada di collegamento con la via Barlaam il cui ultimo tratto è in golena sulla destra idraulica del torrente Calopinace.

Le caratteristiche geometriche di tale tratto di strada sono tali da consentire l’inserimento della pista ciclabile in sede riservata sulla carreggiata stradale. In particolare si realizzerà una pista a doppio senso contigua con elemento di separazione costituito da un cordolo spartitraffico di delimitazione longitudinale. Su tale tratto la larghezza della pista sarà di 2,50 m e cordolo di 0,50 m.

TRATTO TORRENTE CALOPINACE – LARGO BOTTEGHELLE

Il tratto dell’itinerario ciclabile compreso tra la via Barlaam e il Largo Botteghelle, stazione autobus, si sviluppa lungo la viabilità cittadina esistente. Il sottotratto compreso tra l’incrocio con la via Barlaam e l’incrocio col viale Calabria si svilupperà sulla carreggiata della via S. Pietro con la pista ciclabile in sede propria a doppio senso di marcia e separata fisicamente da quella relativa ai veicoli a motore attraverso idonei spartitraffico longitudinali. Le caratteristiche geometriche della pista ciclabile saranno di 2,50 m e separata dalla parte destinata a veicoli a motore con cordolo spartitraffico di cm. 50 La pavimentazione sarà realizzata con tappetino di usura di colore rosso.

Sul viale Calabria dopo attenta valutazione delle possibili ipotesi progettuali si è deciso di realizzare la pista ciclabile sui marciapiedi esistenti ad unico senso di marcia fatta eccezione per singoli e specifici tratti in cui le dimensioni trasversali dei marciapiedi non lo consentono procedendo alla spostamento della medesima pista sulle complanari separandola dalla viabilità carrabile con cordolo spartitraffico longitudinale e con conseguente eliminazione dei relativi posti auto. La pista ciclabile avrà larghezza netta di 1,50 m e dove necessario sarà delimitata con cordolo spartitraffico di 50 cm. Salvo i tratti in deroga ai sensi dell’art. 7 commi 1 e 2 del D.M. LL.PP. 30/11/1999 n.557. La pavimentazione sarà realizzata con pietrine di cemento e tappetino di usura di colore rosso.

Particolare attenzione è stata posta alla progettazione degli attraversamenti a raso presenti sul viale Calabria che sono del tipo a raso regolamentati con semafori nei quali interferiscono veicoli a motore, traffico pedonale e ciclistico (vedi elaborati grafici).

ARREDO URBANO

In corrispondenza della stazione Lido e a Porto Bolaro verranno realizzati dei punti per il noleggio delle bici mentre a alla stazione degli autobus di Largo Botteghelle delle zone di sosta con rastrelliere e pensiline porta biciclette. Ogni 5 km lungo il percorso verranno realizzate delle fontanelle per l’acqua potabile a servizio degli utenti della pista ciclabile.

TRATTO VIALE CALABRIA – CAPANNINA

Il tratto compreso tra la via Padova e la Capannina si svilupperà sulla carreggiata esistente con la pista ciclabile in sede propria a doppio senso di marcia e separata fisicamente da quella relativa ai veicoli a motore attraverso idonei spartitraffico longitudinali. Le caratteristiche geometriche della pista ciclabile saranno di 2,50 m e separata dalla parte destinata a veicoli a motore con cordolo spartitraffico di cm. 50 salvo le predette deroghe in tratti specifici. La pavimentazione sarà realizzata con pietrine di cemento e tappetino di usura di colore rosso. L’intervento prevede la riduzione dei marciapiedi per l’adeguamento delle caratteristiche geometriche della sede stradale.

TRATTO CAPANNINA – FOCE CALOPINACE

Questo tratto che realizza un anello si svilupperà su una arteria che l’Amministrazione Comunale ha in fase di esecuzione sulla litoranea. La pista ciclabile sarà realizzata sulla carreggiata della viabilità esistente in sede propria a doppio senso di marcia e separata fisicamente da quella relativa ai veicoli a motore attraverso idonei spartitraffico longitudinali. Le caratteristiche geometriche della pista ciclabile saranno di 2,50 m e separata dalla parte destinata a veicoli a motore con cordolo spartitraffico di cm. 50 La pavimentazione sarà realizzata con tappetino di usura di colore rosso.

TRATTO CAPANNINA – SAN LEO ( stralciato dal progetto esecutivo)

Il tratto compreso tra la Capannina e San Leo previsto in fase di progetto definitivo, stralciato in fase di esecutivo per mancanza di fondi, si svilupperà su una arteria che l’Amministrazione Comunale ha in fase di esecuzione ed in parte sulla esistente via Nazionale. Si tratta di una direttrice litoranea di determinate caratteristiche tecnico- dimensionali e di notevole importanza in quanto consente il collegamento diretto tra il centro città ed la periferia sud della città sviluppandosi lungo una strada panoramica costiera.

La strada esistente via Nazionale dovrà essere adeguata per poter inserire la pista ciclabili si tratta di una arteria interessata da traffico veicolare, pedonale e ciclistico con incroci a raso.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Legge 366/98 “ Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica”.

Decreto Ministeriale 30 Novembre 1999 n 557 “ Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”.

Decreto Ministeriale 5 Novembre 2001 “ Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”.

Decreto Ministeriale 22 aprile 2004, n.67/S “ Modifica del decreto 5 novembre 2001, n.6792, recante “ Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”.

Decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285 “ Nuovo codice della strada”.

Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 “ Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada” e ss.mm.ii

Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 “ Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” e ss.mm.ìì..

Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 “ Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109” , e ss.mmii.

CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’INTERVENTO

Gli itinerari ciclabili in progetto si sviluppano per il 90% del percorso su una viabilità esistente o comunque in fase di realizzazione da parte dell’amministrazione Comunale. Tenuto conto che si opera su diverse tipologie di strade con differenti caratteristiche plano – altimetriche, geometrie della sezione trasversale, caratteristiche delle intersezioni stradali, l’intervento è svolto a riqualificare e adeguare lo spazio stradale esistente considerando e prevedendo soluzioni tecniche per consentire l’inserimento della pista ciclabile nel rispetto della normativa vigente in materia e per favorire la sicurezza della mobilità ciclistica nei punti di maggior conflitto con i pedoni e i veicoli a motore. Particolare attenzione è stata rivolta agli attraversamenti in aree di intersezione ad uso promiscuo con i veicoli a motore ed i pedoni.

La progettazione definitiva ha:

individuato le varie tipologie di strade che sono interessate dall’intervento di adeguamento e riqualificazione.
stabilito per ciascuna tipologia stradale le caratteristiche tecniche in termini di pendenze e di sezione trasversale;
stabilito della tipologia di pista ciclabile da adottare in relazione alla tipologia stradale interessata dall’intervento:
ha identificato tutti gli attraversamenti delle carreggiate stradali con la piste ciclabili;
classificazione delle varie tipologie di attraversamento;
progettazione degli attraversamenti per tipologia;
progettazione della segnaletica stradale;
individuato e stabilito l’arredo delle aree di sosta e delle aree di noleggio delle biciclette.
in sede propria, ad unico o doppio senso di marcia.
su corsia riservata a senso unico o doppio senso di marcia;
larghezza della corsia ciclabile e degli spartitraffico;
scelta della pavimentazione della superficie ciclabile;
Il progetto esecutivo dovrà contenere gli elaborati grafici della progettazione di dettaglio delle intersezioni e delle aree di sosta.

I PROGETTISTI

(Ing. G. Festa) (Geom. N. Campolo)

(Arch. A. Cappuccio) (Geom. P. Alati)

(Geom. P. Vazzana) (Geom. Cordiano)

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