“Reggio ne esce sconfitta ancora una volta – prosegue Erasmo -, ma chi ne paga le conseguenze sono i cittadini che sotto casa si ritrovano cumuli di spazzatura non raccolti per mesi e addirittura bruciati dal “furbo” di turno che non fa altro che creare danni su danni, ignorando che la combustione di rifiuti solidi urbani rilascia diossina, con pesanti rischi e conseguenze sulla salute umana. Il problema c’è ed ha colore ma sopratutto odore e quando le temperature sono quelle estive gli odori anzi i cattivi odori raddoppiano o magari si triplicano e mi viene difficile pensare ad una città turistica con questi presupposti, con i turisti costretti a fare le gincane tra i sacchetti di spazzatura che giorno dopo giorno si moltiplicano inesorabilmente occupando completamente le strade. Che chi di dovere si metta una mano sulla coscienza“.
Reggio, emergenza rifiuti: “chi di dovere si metta mano sulla coscienza”
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