Reggio: rottura nel centro/sinistra: Energia Pulita contro le primarie del 6 luglio, “non c’è una strategia, un programma o un’idea, sono delle nominarie”

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reggio calabria lungomareReggio, al centro di tutto! È con questa idea che Energia Pulita ha sollecitato, sin dall’ottobre 2013, un tavolo politico-civico in cui si potesse concretamente iniziare a programmare il futuro della Città, ed è con questo spirito che abbiamo avviato un dialogo con le forze politiche del centrosinistra e con il mondo civico, fin quando il 3 novembre, finalmente, il partito più rappresentativo in Italia ha chiuso la sua locale gestione commissariale. Abbiamo così dato il calcio d’inizio ad una partita che nelle aspettative di tutti avrebbe dovuto avere altri ritmi ed altro risultato.” Così afferma Nino Liotta, presidente del movimento Energia Pulita.

“Il cosiddetto tavolo del centro sinistra, con una sapiente regia, in sette mesi ha portato, volutamente, al nulla; non un documento, non una proposta, non un programma, non un’anima ad un progetto nuovo di città. Riteniamo inaudito che siano state realizzate le candidature ad un gioco chiamato primarie, senza che vi fosse prima una coalizione, una bozza di programma, la genesi di un progetto, un’idea comune di come affrontare la questione dei servizi, la riorganizzazione della macchina amministrativa, l’accesso alle consulenze ed agli incarichi, la questione morale, il rispetto dello Statuto e, in particolare, l’attuazione degli strumenti di partecipazione popolare, un’idea comune e forte sulle tematiche ambientali, sicurezza e legalità. Nulla di tutto ciò, nemmeno l’ombra.
Abbiamo lavorato sin dall’inizio affinché il percorso fosse inclusivo delle forze di centro sinistra e delle forze civiche, abbiamo proposto, se il percorso individuato fosse stato quello delle primarie, che queste si fossero realizzate dopo la stesura di un documento comune in cui si delineasse, nero su bianco, quale dovesse essere il DNA della coalizione e, in ogni caso, che le primarie si realizzassero entro la fine di marzo. Oltre tale data non avrebbero avuto più senso, come infatti non lo hanno oggi, soprattutto in queste condizioni. La via della responsabilità politica, avrebbe potuto consentire l’individuazione di una figura in grado di garantire novità, competenza, credibilità e capacità di fare squadra. Siamo infatti convinti che oggi non sia utile avere un leader, un uomo solo al comando (già ne abbiamo visti abbastanza), ma un buon allenatore capace di creare e mantenere in campo una squadra affiatata e motivata. In questo ha fallito il tavolo del csx. Chi il 6 luglio si recherà a votare non lo farà per un progetto di città, ma , nella migliore delle ipotesi, per votare un nome.

Noi di EP” continua Liotta ” non prenderemo le parti di nessuno in un percorso che non riconosciamo come frutto di condivisione, ma di scelte preconfezionate e, coerenti con questa idea, abbiamo declinato la candidatura della nostra candidata. Attendiamo l’esito di queste Nominarie per valutare il percorso da intraprendere.
Se il candidato che risulterà vincitore sarà capace di essere interlocutore attento, aperto e soprattutto credibile, se saprà farsi carico in via prioritaria della creazione di una coalizione, allora potremo avere un centro sinistra unito, cosa in cui speriamo ardentemente, poiché solo così si potrà uscire dal pantano in cui ci ha cacciato un decennio di affarismi e consorterie. EP non è per nulla affascinata dai semplici cambi di nome al vertice della città; a noi interessa il cambio di rotta. Se la nuova amministrazione sarà trasparente, efficace, efficiente, lungimirante ed umile troverà in noi fieri sostenitori, se così non sarà non faremo sconti a nessuno.
Reggio, prima di tutto! Perché la migliore idea di città è quella dei cittadini.
Noi continueremo a sognare una città diversa, lavoreremo perché Reggio sia bella, inclusiva, rispettosa delle persone e delle regole, una città in cui ……. People have the Power.” conclude il presidente Liotta.

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