Stella Ciarletta: “introduzione doppia preferenza di genere in Calabria è essenziale”

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maria_stella_ciarletta_“In questi giorni si sta vivendo in una sorta di stato di schizofrenia elettorale, tra il dato delle elezioni europee che ci regala finalmente 29 deputate su 73 parlamentari ( a dispetto delle 10 donne elette solo nel 2009), gli articoli locali sui consigli comunali eletti, pariteticamente composti da uomini e donne e la imminente riforma della legge elettorale in Calabria”. Ad affermarlo la consigliera regionale per le Pari Opportunità, Stella Ciarletta.

“L’ordine del giorno del prossimo consiglio regionale non prevede la discussione della doppia preferenza di genere – prosegue Ciarletta -. Eppure quei risultati straordinari sono tali perchè sia nel sistema elettorale europeo che per le elezioni dei Comuni è prevista la doppia preferenza. La Calabria ha un meccanismo di promozione della parità d’accesso alla cariche elettive, che definire blando è un eufemismo. Tant’è che nel 2010 non fu eletta nessuna donna in Consiglio Regionale! Non si può accettare che questo dato si replichi, soprattutto adesso che il numero dei consiglieri è sceso da 50 a 30 e quindi le chances diminuiscono ancora di più. Non è accettabile che la Calabria debba rimanere fanalino di coda per altri cinque anni  su questioni dove il resto d’Italia e l’Europa marciano invece sempre più velocemente”.

“Ho letto recentemente sui giornali dichiarazioni secondo cui il prossimo Consiglio Regionale voterà solo l’essenziale, e cioè l’abbassamento del numero dei consiglieri da quaranta a trenta. Mi piace replicare con una citazione, adattata al caso, tratta dal libro “Il Piccolo Principe” di Saint Exupery: l’essenziale è invisibile agli occhi… E le donne calabresi in questo momento sono invisibili, ma essenziali. Favorirne la visibilità elettorale significa compiere un atto di maturità politica e un esercizio di democrazia”.

“L’introduzione della doppia preferenza – conclude Ciarletta -, abbinata alla presenza delle candidate nelle liste in misura non inferiore ad un terzo con una sana alternanza uomo/donna, potrebbe aiutare ad avere una rappresentanza politica nuova che sappia finalmente riconoscere l’essenziale in Calabria”.

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