“L’ordine del giorno del prossimo consiglio regionale non prevede la discussione della doppia preferenza di genere – prosegue Ciarletta -. Eppure quei risultati straordinari sono tali perchè sia nel sistema elettorale europeo che per le elezioni dei Comuni è prevista la doppia preferenza. La Calabria ha un meccanismo di promozione della parità d’accesso alla cariche elettive, che definire blando è un eufemismo. Tant’è che nel 2010 non fu eletta nessuna donna in Consiglio Regionale! Non si può accettare che questo dato si replichi, soprattutto adesso che il numero dei consiglieri è sceso da 50 a 30 e quindi le chances diminuiscono ancora di più. Non è accettabile che la Calabria debba rimanere fanalino di coda per altri cinque anni su questioni dove il resto d’Italia e l’Europa marciano invece sempre più velocemente”.
“Ho letto recentemente sui giornali dichiarazioni secondo cui il prossimo Consiglio Regionale voterà solo l’essenziale, e cioè l’abbassamento del numero dei consiglieri da quaranta a trenta. Mi piace replicare con una citazione, adattata al caso, tratta dal libro “Il Piccolo Principe” di Saint Exupery: l’essenziale è invisibile agli occhi… E le donne calabresi in questo momento sono invisibili, ma essenziali. Favorirne la visibilità elettorale significa compiere un atto di maturità politica e un esercizio di democrazia”.
“L’introduzione della doppia preferenza – conclude Ciarletta -, abbinata alla presenza delle candidate nelle liste in misura non inferiore ad un terzo con una sana alternanza uomo/donna, potrebbe aiutare ad avere una rappresentanza politica nuova che sappia finalmente riconoscere l’essenziale in Calabria”.