Venetico (Me), il sindaco Rizzo: “Non ci sono alloggi per gli extracomunitari, ma sulla spiaggia verrà mantenuto l’ordine”

StrettoWeb

Qualche giorno fa ci siamo occupati di una segnalazione inviata alla redazione di StrettoWeb da un cittadino di Venetico (Messina) il quale sottolineava lo stato di disagio provocato dalla mancanza di regolamentazione adeguata per la permanenza dei venditori ambulanti sul lungomare della cosiddetta “Rimini del Sud”.

Meta molto ambita per le vacanze, Venetico, nella stagione estiva, accoglie sulle sue spiagge tantissimi turisti. Il lungomare di sera diventa punto di incontro per gente di tutte le età e luogo propizio per questi commercianti ambulanti che cercano di guadagnarsi da vivere. Tra l’altro, non si può negare che la presenza di queste bancarelle attira molta più gente, con il pretesto di fare qualche acquisto spendendo tuttavia modiche cifre.

D’altro canto non si possono ignorare le condizioni di vita di questi extracomunitari che, come testimoniato dalle immagini inviate nei giorni scorsi dal nostro lettore, spesso, per la notte, si sistemano utilizzando mezzi di fortuna per poter riposare qualche ora. Il disagio giustamente sottolineato dal cittadino che ha segnalato il caso è quello di dover assistere a queste scene su quelle spiagge che chi ama il proprio paese vorrebbe vedere pulite e rispettate. Questo aspetto, però, non deve invitarci a nutrire disprezzo per queste persone, in quanto esse hanno come “unica colpa” quella di cercare di adattarsi quanto più possono a una condizione umile, dalla quale cercano di uscire lavorando appunto sul rinomato lungomare del comune tirrenico.

Siamo andati a trovare il sindaco di Venetico, Francesco Rizzo, per chiedere come il comune intende fronteggiare questa situazione.

“Noi abbiamo fatto la richiesta di avere nuovamente la concessione demaniale, perché scade ogni cinque anni, tutta la documentazione è stata presentata già al demanio, abbiamo pagato l’integrazione per poter mettere gli espositori sulla passeggiata, e aspettiamo a giorni la risposta da Milazzo”. L’area dalla quale ha inizio la spiaggia, infatti, risulta di competenza della Guardia Costiera. “Ogni anno grazie a questa attività il comune incassa una somma di circa 60 mila euro, necessaria per mantenere il verde e la pulizia. Di questa somma paghiamo 8 mila e 500 euro oltre l’occupazione originaria,  10 mila euro al demanio, la restante somma rimane al comune”. “Per quest’anno abbiamo preparato una delibera di regolamentazione per quanto riguarda gli extracomunitari, i quali dovranno mantenere un certo ordine e una certa disciplina. Stiamo mettendo i bagni lungo la passeggiata, abbiamo avviato le operazioni per la pulizia della spiaggia, a giorni dovrebbero partire i lavori perché quest’anno cercheremo di agire in maniera diversa dagli anni passati”. 

Per quanto riguarda degli alloggi notturni, il comune potrebbe aiutare queste persone ad avere uno spazio?

“Il comune non ha spazi da poter assegnare agli extracomunitari. Venerdì scorso ho mandato i vigili urbani per fare sgombrare perché sotto le barche si facevano delle tende”. E’ quanto testimoniano le immagini inviate al nostro giornale proprio qualche giorno fa. Dice ancora il sindaco: “Devono provvedere loro per trovare un posto in cui dormire, certamente non possiamo lasciare che dormano sotto le barche”.

Quindi è una questione che non è di competenza né del comune né della Guardia Costiera?

“E’ una questione che disciplina sempre il comune. Certamente la Guardia Costiera dovrebbe anche aiutarci a vigilare perché noi abbiamo poteri limitati sull’area demaniale, che è di competenza loro. Ma se ci segnalano dei disordini, in particolare su fattori di igiene, noi dobbiamo intervenire subito. Certo bisogna anche capire che questa gente che si riversa sul nostro territorio è fortemente esasperata, senza soldi, senza niente, c’è una carenza dello Stato”.

Ma eventualmente lei, come sindaco di Venetico, che azioni potrebbe intraprendere per dare loro una sistemazione, come si potrebbe aiutare questa gente?

“Questo comune non ha alloggi da poter offrire agli extracomunitari o comunque a chiunque abbia bisogno. Dovrebbero trovare qualche alloggio loro stessi, magari qualche casa da poter affittare, per poter pernottare e usufruire di servizi. La fascia che noi abbiamo sul mare misura 1, 8 km, molto ridotto come spazio. Ci potrebbe essere qualche fabbrica dismessa, qualche capannone, ma sono privati”. 

E l’area Condor per esempio?

“Sono stati appaltati i lavori e oggi siamo stati sul posto con l’impresa. Tra 15 giorni si inizierà a completare tutto il comparto per realizzare il campetto da tennis, il campo di bocce, il campetto di calcio. La struttura inizialmente destinata a un centro ricerca sarà adibita, con la collaborazione dell’Istituto Ettore Majorana di Milazzo, a scuola d’arte. Cercheremo di completare le strutture che erano state programmate per farle funzionare. I cinque anni della passata amministrazione hanno fortemente indebitato questo comune, le strutture sono state abbandonate, anche la passeggiata al mare era danneggiata, e siamo costretti a richiedere i soldi perché siamo in fase di dissesto”.

E, visto che siamo in tema di riordino del paese, quando verranno terminati i lavori di ristrutturazione della villa comunale?

“Abbiamo sprecato 4 miliardi delle vecchie lire, queste somme erano destinate al completamento dell’area artigianale, in particolare del secondo lotto, dove dovevano nascere 24 spazi per fare i capannoni. Hanno preferito lasciare monca quell’opera, per concentrarsi su un progetto di riqualificazione urbana. La gara d’appalto è stata fatta nel 2008 e il contratto, dopo vari ostacoli, è stato stipulato a marzo 2012 e prevedeva 2 anni di lavoro, mentre secondo me bastavano 6 mesi. Al momento i lavori sono sospesi perché ci sono degli aspetti poco chiari. Dobbiamo sederci a un tavolo con il dirigente del comune e stabilire realmente che tipo di lavori si stanno facendo e come si stanno facendo. Come lei sa io faccio questo mestiere e sicuramente so come si opera, alle ditte spetta il giusto guadagno e i lavori vanno fatti come si deve”.

Tornando dunque alla questione degli alloggi per gli extracomunitari, quale messaggio darebbe ai cittadini?

“Sicuramente se c’è la possibilità di affittare delle case a queste persone di farlo presente. Quello che ci danneggia è che non sappiamo fare turismo perché quando vengono le persone da fuori e si propone un affitto di 2 mila e 500 euro al mese come se fossimo a Taormina è eccessiva come richiesta, si dovrebbe incrementare piano piano il turismo”. 

 

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