Venetico (Me), sì al piano di riequilibrio finanziario per allontanare lo spettro del dissesto

StrettoWeb
Lungomare di Venetico Marina

Un’importante proposta di deliberazione è stata sottoposta oggi al vaglio dei consiglieri del comune di Venetico. L’assessore al bilancio dottor Domenico Giusto ha richiamato l’attenzione del consiglio sulle diverse note che la Corte dei Conti ha inviato al comune, sottolineando come nel rendiconto degli anni 2009, 2010, 2011, 2012, risultassero una serie di criticità. La Corte invitava dunque il comune di Venetico ad adottare al più presto misure correttive idonee.

Criticità venivano inoltre rilevate anche dal nuovo responsabile dell’area economico finanziaria, nel prendere in esame il periodo compreso tra il 2007 e il 2012. Il Revisore dei Conti dunque, con la relazione introitata dal comune il 19 maggio 2014, invitava l’Ente ad aderire al Decreto Legge 174/2012, predisponendo un piano pluriennale di riequilibrio finanziario. Nello specifico, tale decreto, convertito in Decreto Legislativo 213 del 07/12/2012, con l’introduzione all’art. 243 D.Lgs. 267/2000 di altri tre articoli aggiuntivi (243 bis, 243 ter, 243 quater) disciplina una nuova procedura per il riequilibrio finanziario pluriennale degli enti. Enti nei quali ci siano squilibri strutturali di bilancio capaci di portare al dissesto.

Tale proposta di deliberazione è dunque volta allo scopo di salvaguardare i comuni dallo stato di dissesto, creando anche un apposito fondo di rotazione per la concessione di anticipazioni a favore degli Enti locali che vivono situazioni di enorme difficoltà finanziaria. Attraverso un piano che si snoda lungo un periodo di 10 anni, adottando questo decreto, il comune potrebbe dunque ripristinare l’equilibrio strutturale di bilancio, ripianando i debiti e finanziando quelli fuori bilancio.

Il dottor Giusto ha inoltre sottolineato come nel 2013 la situazione economico finanziaria del comune sia migliorata rispetto agli anni precedenti, mediante il potenziamento delle procedure per la riscossione coattiva con le ingiunzioni fiscali, il monitoraggio dei contribuenti con la ricerca degli elusori e degli evasori, l’istituzione dell’addizionale comunale, l’innalzamento delle aliquote dei tributi e delle imposte comunali. Inoltre, punto questo sottolineato anche dal sindaco Rizzo, il comune, con l’amministrazione comunale, si sarebbe guardato bene dagli sprechi, orientandosi solo verso le spese essenziali. A dare una boccata d’ossigeno alle casse del comune è stata anche l’adesione, nel 2013, al Decreto Legge 35 del 09/04/2013, con la quale è stato contratto un mutuo trentennale (750 mila euro) con la Cassa Depositi e Prestiti, che ha lo scopo di alleviare i debiti già impegnati in bilancio di annualità piuttosto pregresse. Nonostante tutti questi aspetti, però, l’ente necessita di una ancora più sana gestione finanziaria.

Mentre l’assessore Giusto ha esortato i consiglieri a prendere atto della grave situazione del comune e della necessità di aderire al D. L. 174/2012 per attuare un piano pluriennale di riequilibrio finanziario, come unica soluzione per evitare di precipitare nel baratro del dissesto, il consigliere Pietro Anastasi è intervenuto facendosi portavoce della posizione della compagine di minoranza : “Questa amministrazione sta impegnando per 30 anni le amministrazioni a seguire, e ora vorrebbe aggiungerne altri 10. Cosa si dovranno aspettare ancora i cittadini già vessati dalle tasse? Spendere 900 mila euro per fare il campo di bocce invece di realizzare una piscina? Questo ci dovrebbe far riflettere, e porta noi di Insieme per Venetico a fare una dichiarazione di voto assolutamente contrario a questa adesione, perché non ci da contezza di che piano questa amministrazione andrà ad attuare e quale ricaduta esso avrà sui cittadini”.

Giusto replica spiegando che non potranno essere aggiunte altre tasse: “L’aumento delle tasse è già stato deliberato al massimo. La paventata Tasi, ad esempio, non potrà essere applicata, poiché abbiamo già l’aliquota sulla prima abitazione al 6×1000. Il prestito trentennale è stato adottato già da diversi comuni, il piano di riequilibrio è un’altra cosa: non fa altro che cercare di avere contezza del debito, quelli previsti si pagano con la cassa, quelli non previsti con il fondo di rotazione, restituibile in 10 anni senza alcun interesse. Altro discorso è quello dell’evasione fiscale: le ingiunzioni fiscali le ha proposte il sottoscritto nel 2012, con le quali per chi non ha pagato si passerà all’ufficiale giudiziario in modo da poter recuperare tali somme. La piscina non si può realizzare per gli eccessivi costi di gestione – dice ancora Giusto facendo riferimento al Credito Sportivo – e quelle somme destinate si potranno sempre utilizzare per qualche altra opera, non c’è solo il campo di bocce, ci sono altri impianti sportivi che abbiamo programmato”. 

“A giudicare dalle parole del consigliere Anastasi sembrerebbe che ci troviamo in questa condizione per nostra responsabilità. Io chiedo è la Corte dei Conti che ci dice di attuare delle soluzioni che sono obbligatorie per i cittadini di Venetico oppure sono io incapace di leggere e comprendere un documento della Corte dei Conti?”. Così il consigliere e Presidente del Consiglio Comunale, Francesco Basile, replica all’intervento di Anastasi. “Io non mi sento responsabile di questo disastro che è stato compiuto – continua Basile – se c’è un responsabile è il gruppo Insieme per Venetico, con 5 anni di cattiva amministrazione. Non dimentichiamoci che abbiamo un belvedere sotto un pilastro dell’alta tensione. I cittadini sono vessati perché c’è stato chi non ha saputo amministrare. Esiste ed è agli atti un documento della Corte dei Conti in cui si legge che sono state rilevate delle criticità!”. 

La Corte dei Conti, spiega poi ancora l’assessore Giusto, sta cercando di risalire alle effettive responsabilità che hanno portato a questa fase di pre-dissesto del comune. Anche il sindaco Rizzo replica alle parole della minoranza, sottolineando come per alcuni cittadini sia “certamente difficoltoso riuscire a pagare le tasse” e ribadendo che “i problemi si risolvono con la buona programmazione”. 

Dopo l’acceso dibattito, in conclusione di seduta, il consiglio ha approvato la proposta di deliberazione con la seguente votazione: 9 favorevoli, 4 contrari e 1 astenuto.

Condividi