Gioielli e preziosi, i principali obbiettivi della “banda” che su Roma e Reggio Calabria ha messo a segno diversi colpi. Individuati basisti e ricettatori con il rinvenimento di refurtiva: erano insospettabili imprenditori specializzati nel posizionamento di impianti di condizionatori d’aria. Grazie a loro la banda riusciva ad ottenere informazione sulla refurtiva e le modalità di elusione degli impianti di allarme di abitazioni private e gioiellerie.
Sfruttando il ruolo di badante di una degli arrestati nonché l’attività lavorativa di alcuni basisti operativi soprattutto tra Reggio Calabria e Roma, la “banda” riusciva ad ottenere informazione circa la refurtiva e le modalità di elusione degli impianti di allarme di abitazioni private e gioiellerie. Sfruttando competenze nel campo dell’elettronica venivano manomessi ed inertizzati i sistemi di difesa passiva dei vari obbiettivi. L’indagine ha documentato una grandissima capacità organizzativa del gruppo con ruoli assegnati nei vari settori.