Barcellona P. G. (ME): sanità, ambulatori carenti di strumentazione, la denuncia della Federazione Medici

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“Le attività di Medicina Specialistica Ambulatoriale interna sono paralizzate. Infatti, non vengono pubblicate ore, i luoghi di lavoro presentano evidenti criticità, si potrebbe dire che non sono a norma (…) Questo svuotamento del Territorio, dalle attività Medico Specialistiche Ambulatoriali Interne, sta facendo aumentare la spesa corrente aziendale in mobilità passiva senza, tra l’altro, tener conto dei disagi ai pazienti.

A parlare rivolgendosi al dott. Sirna, direttore generale dell’ASP 5 di Messina, è il dott. Domenico Bruno Buggè, a nome della Federazione Medici di Barcellona P.G. (ME) che evidenzia le criticità del mondo sanitario messinese.

“L’Azienda ASP di Messina” continua Buggé “ha speso fino ad oggi in modo allegro e disinvolto la quota assegnata dalla Regione Sicilia senza aver creato, ad oggi, una struttura ISO 9000, o meglio efficiente ed efficace a soddisfare le richieste della cittadinanza. In secondo luogo, la gestione che c’è stata in questi anni non è stata impeccabile. Esempi lampanti sono gli stipendi pagati in ritardo, l’imposizione non rispettata di tetti massimi di prestazioni erogabili in ALPI e varie limitazioni. In altri termini, è sembrato che l’azione amministrativa si sia preoccupata più di affievolire l’erogazione delle prestazioni che di migliorarle in qualità, economicità ed efficacia. Prova controfattuale ne è il fatto che non ci sono stati investimenti oculati nel rinnovo della strumentazione. Tutta l’attività Specialistica ambulatoriale interna, dal cardiologo all’otorino, dal pneumologo all’endocrinologo, dall’angiologo al ginecologo, dermatologo, chirurgo, ecc… non ha strumentazione idonea per poter svolgere al meglio le attività specialistiche. Ai medici ed al personale infermieristico non viene garantito il vestiario individuale, il servizio di lavanderia e le protezioni individuali idonee. Sempre a livello esemplificativo, ai riuniti odontoiatrici, vecchi ed obsoleti, è stata riservata una costosissima manutenzione (300 000 € a triennio), spesso non risolutiva delle problematiche emerse (i riuniti non funzionano), quando, a costi  inferiori (200 000 €, costo di mercato, ma si sa che l’amministrazione può strappare un prezzo migliore facendo valere un certo peso contrattuale), si sarebbe potuto rinnovare l’intera dotazione di riuniti odontoiatrici ed anche per una autoclave vecchia deliberate circa 3000 euro per ripararla.” (…)

La Federazione Medici chiede e sollecita un incontro con il dott. Sirna per fare il punto della situazione.

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