Il Presidente della Commissione Vigilanza del Consiglio regionale coinvolge anche l’Avvocatura regionale, “visto che Arena – argomenta Chizzoniti – ha ipotizzato un’opposizione da parte di De Rose in ordine alla quale il Dipartimento guidato da Paolo Arillotta starebbe predisponendo gli atti consequenziali, evidenziando che trattasi di una ingiunzione evocata sin dal novembre 2013 dai dirigenti Iracà e Monea, ma che appare sempre di più come l’araba fenice”. Sul punto Chizzoniti sollecita “l’attenzione anche della dottoressa Alessandra Sarlo, quale dirigente del Dipartimento Controlli”, sottolineando che “appare fuori da ogni discussione che questa telenovela maschera un maldestro tentativo di nobilitare l’incredibile trattamento di riguardo riservato alla ‘De Rose corporation’ ed anche agli altri imprenditori fin qui letteralmente miracolati da un Dipartimento che non ha dimostrato grande sensibilità al recupero di ingenti importi, nascondendosi dietro risibili difficoltà per una notifica ex art. 140 cpc”. Il presidente Chizzoniti, infine, anticipa che “ove la documentazione su riferita non dovesse pervenire alla Commissione di Vigilanza entro i termini indicati, saranno ulteriormente integrati gli esposti già formalizzati alle competenti Procure, nella speranza che qualcosa, sia sul versante investigativo ordinario che su quello contabile, prima o poi emergerà. Viceversa, l’unica alternativa residua sarebbe quella di cambiare urgentemente emisfero”.
Calabria: Chizzoniti chiede la documentazione sulle imprese inadempienti
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