Emergenza rifiuti: ai messinesi resta giusto la speranza. Parola di Ialacqua

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Considerando che nell’ultima settimana del mese Messina si riempie di sporcizia a causa della consueta chiusura della discarica, c’è poco da stare allegri, anzi pochissimo, perché in questo preciso momento la città è letteralmente sommersa dai rifiuti.

Alla sporcizia generale, è bene precisarlo, contribuisce l’incuria di alcuni cittadini, i quali – non assistendo alla raccolta dei rifiuti da parte degli operatori di MessinAmbiente – hanno deciso ugualmente di creare zone franche rispetto al decoro urbano. Così, in periferia come al centro, sorgono spontaneamente “dal basso” piccole discariche a cielo aperto, con o senza cassonetti nelle vicinanze.

Pochi giorni fa gli operatori dell’azienda gestita da Ciacci hanno liberato Acqualadrone. E di autentica liberazione si può realisticamente parlare, se è vero com’è vero che le montagne di spazzatura avevano ormai persuaso alcuni incauti residenti a improvvisare dei falò, con buona pace della diossina sprigionata a danno della loro salute.

Uno scenario non dissimile è andato in onda a San Saba, dove la strada pedonale costituiva ormai un miraggio come l’acqua nel deserto, coperta com’era da un tappetto di lerciume.

Insomma, fra i liquami di Ortoliuzzo e le pantegane di Rodia (ormai pronte a reclamare il diritto di voto attivo e passivo), Messina si accinge a vivere una delle estati più complicate degli ultimi anni.

Viene da sorridere pensando alla missione cui dovrebbe rispondere MessinAmbiente: efficacia ed efficienza nei territori di competenza per realizzare i servizi d’igiene ambientale migliorando la vita del cittadino. Parafrasando Totò, verrebbe da sbottare: “alla faccia del bicarbonato di sodio!”.

Frattanto l’assessore Ialacqua, reduce dall’ennesima trasferta palermitana, garantisce lo sblocco dei finanziamenti regionali per la raccolta porta a porta a partire dal 17 luglio. Un finanziamento che ci porrà all’avanguardia rispetto all’intero contesto isolano, giusto il tempo di redigere l’ennesima relazione su obiettivi e modalità, vista la ritrosia manifestata dalla Giunta regionale.

Sarà la prima esperienza di questo tipo avviata in Sicilia – afferma Ialacquae una volta emesso il decreto di finanziamento si potrà dare il via alle gare d’appalto per l’acquisto di 28 mezzi da impiegare nella raccolta, di cestini e cassonetti. Sarà una bella boccata d’ossigeno, speriamo solo che nel frattempo la situazione rifiuti non peggiori”. Speriamo, eh.

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