“La notizia apparsa sui giornali riguardante la possibile chiusura della Discarica di Mazzarrà S.A, è una vittoria per la comunità furnarese che da anni lamenta gli odori nauseabondi provenienti dalla vicina discarica che non sarebbe dovuta nascere. Finalmente, oggi i cittadini del Comune di Furnari sono stati rappresentati nelle sedi opportune da un Sindaco che ha dimostrato di tutelare concretamente, preventivamente, senza remore paure o indugi di sorta gli interessi vitali della comunità che amministra.
L’attuale Amministrazione Comunale di Furnari ha partecipato per la prima volta, malgrado non invitata, alla conferenza di servizio del 24 gennaio 2014 nella quale grazie anche alle memorie presentate dal Sindaco e dall’Avv. Salvatore Aloisi, è stata sospesa sia la richiesta del terzo ampliamento della discarica in C.da Zuppà, sia la richiesta di costruzione di un impianto di bio-stabilizzazione.
A seguito della sospensione è stata nominata una commissione di indagine che ha accertato le “criticità tecniche nei provvedimenti autorizzativi” e le “molteplici violazioni della normativa di riferimento”. Ricordiamo che il centro abitato, della città di Furnari fino ad oggi era stato cancellato nelle varie autorizzazioni che riguardavano la discarica
La commissione ha evidenziato inoltre che “la discarica è stata gestita in fase operativa in assenza delle garanzie finanziarie obbligatorie e lo è tutt’oggi in assenza di autorizzazione all’esercizio a far data dalla scadenza del decreto AIA”.
Inoltre viene contestata alla Tirreno Ambiente S.p.a., la società che gestisce la Discarica di Mazzarrà, “la mancata inclusione dei valori limite per le emissioni fissate per le sostanze inquinanti”, la “mancata indicazione degli opportuni requisiti di controllo delle emissioni, nonché l’obbligo di comunicare alle autorità competenti ed ai comuni interessati i dati relativi ai controlli delle emissioni”. E infine, la “mancanza dei pareri degli enti preposti secondo il regime vincolistico, poiché l’area ricade nel Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico del torrente Mazzarrà”.
Una discarica, sottolinea la Commissione ispettiva “realizzata in difformità al decreto legislativo 36/2003, nella zona di rispetto dove insistono i pozzi ad uso idropotabile del Comune di Furnari. Questi elementi erano stati per la prima volta segnalati in numerose e reiterate note inviate a tutte le autorità competenti dal Sindaco di Furnari, avv. Mario Foti, nonché inserite nell’intervento ad opponendum presentato dall’attuale Amministrazione Comunale al Consiglio di Giustizia Amministrativa, giudice di Appello che ha trovato la comoda via di fuga per riformare la sentenza di primo grado emessa dal TAR Catania l’accoglimento della eccezione di carenza di legittimazione dei ricorrenti, proposta da TirenoAmbiente spa. Certamente ciò’ non sarebbe potuto succedere se in sede di quella Conferenza di servizi che porto’ alle Autorizzazioni AIA del maggio 2009, il Comune di Furnari si fosse presentato con il sindaco dell’epoca ad evidenziare la distanza dell’invaso dai suoi pozzi di approvvigionamento idrico e dal centro urbano.
Ne’ tantomeno se, invece dei cittadini, il ricorso contro l’ampliamento fosse stato proposto a suo tempo dal Comune di Furnari: in questo caso il Consiglio di Giustizia Amministrativa sarebbe stato costretto ad entrare nel merito ed affrontare le criticità’ emerse ed ulteriormente aggiunte dall’Ente alla tesi dei ricorrenti originari.
A causa di tutte queste difformità, fra cui le ultime relative ai pozzi idrici ed al vincolo idrogeologico, il dirigente del Dipartimento Energia Rifiuti della Regione Sicilia, Marco Lupo, ha comunicato alla Tirreno Ambiente S.p.a., di avviare il procedimento di diniego all’istanza di rinnovo delle autorizzazioni integrate ambientali concesse nel 2009, con le quali la società avrebbe potuto ampliare, per la terza volta in dieci anni, la discarica e realizzare un impianto di selezione e bio-stabilizzazione.
La chiusura della discarica può comportare la perdita del posto di lavoro di diversi padri di famiglia a cui va la nostra solidarietà, ma questo non può essere addebitato a chi come il Sindaco di Furnari in questi anni ha chiesto che venissero rispettate le regole e tutelata la salute dei cittadini.
Anzi, per converso e’ da rilevare che, interrompendo il perverso sistema che a visto abbrancare rifiuti solo per foraggiare enormi interessi e passività a carico dei Comuni, un virtuoso ciclo di raccolta differenziata costruisce un imponente volano di sviluppo economico per una filiera del riuso e del riciclo che non inquina e non produce veleni e malattie.
Alla luce di quanto sopra espresso i sottoscritti consiglieri comunali della lista “Per Furnari” dichiarano di sostenere e condividere tutte le iniziative politiche ed amministrative poste in essere dal Sindaco e dalla Giunta Municipale in merito alla suddetta discarica nella difesa degli interessi del Comune di Furnari nonché in difesa della salute dei cittadini residente e dei beni ambientali del nostro territorio.
Il tutto in attuazione dell’art. 8 dello Statuto Comunale, approvato con deliberazione consiliare n. 10 del 20 maggio 2004 e pubblicato sulla GURS del 3 dicembre 2004, n. 52, che così’ recita ” …il Comune …promuove e tutela lo sviluppo delle risorse naturali, ambientali, storiche e culturali presenti nel territorio, per garantire alla collettivita? una migliore qualita? della vita….”
Ed ancora, giusto per mantenerci sempre nell’attualità ed in particolare per la centrale a biomasse che si vorrebbe realizzare nel nostro territorio, ” il Comune…si adopera per mantenere il suo territorio libero da impianti nocivi alla salute o determinanti pregiudizi all’ambiente e si impegna a dare piena ed efficace attuazione alla normativa regionale e nazionale in materia di salvaguardia della salute, dell’ambiente e del paesaggio….”.