Guerra in Medio Oriente: a Gaza popolazione in fuga

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images“Chiunque trascuri le istruzioni dell’esercito metterà la vita di se stesso e della sua famiglia a rischio. Attenzione”. E’ quanto si legge nei volantini lanciati dall’esercito israeliano sulla zona di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, con l’avviso agli abitanti di abbandonare prima di mezzogiorno le case. “L’operazione dell’esercito – e’ scritto – sarà breve”.

 Le sirene d’allarme risuonano a Tel Aviv. Si sono sentite due forti esplosioni, che probabilmente riguardano due i razzi intercettati sull’area metropolitana di Tel Aviv. Allarmi si sono sentiti nel Nord di Israele, anche in altre città: a Naharya (al confine col Libano); a Haifa e a Hadera. La televisione di Hamas sostiene che il suo braccio armato ha sparato simultaneamente da Gaza razzi M 75 verso Tel Aviv e un razzo R 160 in direzione di Haifa. In Israele non si ha per ora notizia di vittime. A Naharya, al confine col Libano, le sirene sono entrate in funzione per un falso allarme.
Circa il 36 per cento dei razzi da Gaza verso Israele e’ stato lanciato dal nord della Striscia. Lo indicano fonti militari israeliane secondo cui il 30% dei razzi a lunga gittata e’ stato tirato dalla stessa area e in particolare il 10% dalla città di Beit Lahia. Proprio sul posto l’esercito stamattina ha sparso volantini per avvertire la gente di allontanarsi immediatamente in previsione di bombardamenti. Secondo quanto constatato dall’Ansa sul posto Beit Lahya ha ora un aspetto spettrale.

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