Il ricorso a questa pratica dolorosa viene motivato teologicamente, dicendo che si basa su ‘presunti detti’ attribuiti al Profeta Maometto, ma le fonti usate non sono quelle solitamente citate per sostenere la validità della tradizione profetica.
Il testo del decreto vede un legame, chiaramente discutibile, tra la sessualità femminile e il benessere della società, affermando che “per proteggere lo Stato islamico in Iraq e nel Levante e nel timore che il peccato e il vizio si propaghino tra gli uomini e le donne nella nostra società islamica, il nostro signore e principe dei fedeli Abu Bakr Al Baghdadi ha deciso che in tutte le regioni dello Stato islamico le donne debbano essere cucite”.
Se esiste tale nesso logico tra sesso e società, perchè non emanare un decreto che eviri gli uomini anziché cucire le donne?