L’alfabeto di Reggio – “F” come “Futuro”

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reggio calabria

di Enzo Cuzzola – E’ indubbio che la città sta attraversando un momento di crisi finanziaria, parte endogena, dovuta ai mancati introiti di anni di tributi locali, sia esogena, dovuta ai continui tagli nei trasferimenti statali. Chiunque quindi si appresterà ad amministrarla deve partire da questa situazione di fatto, che provoca la necessità di fornire copertura finanziaria ai servizi da erogare  e di fornire liquidità per fronteggiare il pregresso indebitamento.

Si dovrà però tenere necessariamente conto degli interessi degli stakeholders (portatori di interesse) per farli possibilmente convergere in uno sforzo comune di rilancio complessivo della città.

Tunnel dal quale si può uscire completamente nell’arco del prossimo triennio, o quanto meno della prossima amministratura, purché si mettano in campo e si velocizzino alcune iniziative atte alla bisogna.La prima categoria di stakeholders è rappresentata dai dipendenti che, in questa situazione, vedranno scomparire dai bilanci i fondi per il salario accessorio. La seconda categoria è rappresentata dalle imprese che hanno tutto l’interesse a vedere ripartire gli investimenti del comune (non si dimentichi che nella nostra realtà cittadina rappresenta la più grande azienda) ed a vedere saldati i crediti pregressi. La terza categoria è rappresentata dai cittadini che hanno l’interesse ed il diritto di vedere erogati servizi soddisfacenti, ma senza dover pagare tasse e tariffe esose. Tutte e tre le categorie suddette hanno l’interesse a collaborare per vedere al più presto l’ente fuori dal tunnel.

Bisognerà far ripartire il processo di dismissione degli immobili, generando risorse per i futuri investimenti e creando, nell’immediato, nuova liquidità finanziaria, oltre che rilanciare l’investimento privato in edilizia (per la immancabile ristrutturazione degli immobili a cura dei nuovi proprietari). Bisognerà riorganizzare il settore Urbanistica, per velocizzare l’ormai incancrenito processo di rilascio delle concessioni edilizie, ottenendo nuove risorse (oneri di urbanizzazione) per gli investimenti futuri, nuova liquidità, e contribuendo al rilancio dell’investimento privato in edilizia. Bisognerà potenziare l’attività di contrasto alla evasione tributaria, onde consentire al cittadino di pagare meno tributi, dato che non continueremo a pagarli sempre i soliti noti.

L’apparato burocratico dal canto suo deve capire che solo attraverso uno sforzo convergente si potrà tornare al ripristino della contrattazione integrativa, dovrà quindi puntare ad un vero recupero di efficienza e produttività. Recupero di efficienza vorrà dire meno costi e quindi meno tasse per i cittadini che non si vedranno costretti alla copertura di spese esorbitanti, come invece è accaduto quest’anno per la Tares.

Allora le forze politiche che scenderanno in campo per la prossima tornata elettorale si facciano carico di portare avanti le iniziative che permettano all’ente un risanamento nei brevi tempi sopra detti. Per tornare velocemente ad una tassazione normale, per rilanciare gli investimenti verso quella città “turistica e vivibile” che desideriamo e che meritiamo.

StrettoWeb, in collaborazione con Enzo Cuzzola e l’Associazione Dialogo Civile, propone uno spazio di riflessione  sul futuro della città. Quasi un gioco che, utilizzando ogni settimana una lettera dell’alfabeto, vuole contribuire a costruire il puzzle programmatico. Ovviamente lo spazio è aperto a tutti quanti vorranno offrire il loro contributo e cioè Partiti, Movimenti, Associazioni, Gruppi di cittadini e Singoli cittadini. Scriveteci a redazione@strettoweb.com

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