Nell’Isola ben il 60% dei prelievi effettuati ha dato risultati di forte inquinamento, ovvero 16 dei 26 punti a mare analizzati hanno restituito un giudizio di “fortemente inquinato” e 10 di “inquinato”.
“Lo stato di salute del mare siciliano è pessimo – ha detto a margine della conferenza Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente Sicilia – Ci sono casi emblematici come quelli della provincia di Palermo dove nel tratto di mare che va da Isola delle Femmine a Terrasini tutti i nostri prelievi hanno riscontrato un livello di inquinamento molto forte. E casi che si ripetono anno dopo anno, come i prelievi davanti ai depuratori di Siracusa, Gela e Castelvetrano che hanno evidenziato per l’ennesima volta un mare inquinato a dimostrazione che i depuratori non funzionano come dovrebbero“.
Si salva Messina e la sua provincia, dove la carica batterica risulta contenuta entro i limiti di legge, e le isole minori. “Lampedusa, le Eolie e le Egadi – aggiunge Zanna – rimangono delle eccellenze”. Bocciate Agrigento, in particolare Licata e Sciacca, e Catania, eccezione fatta per la località Lidi Playa. Nei limiti invece il livello di inquinamento delle acque di Trapani e Mazara del Vallo.