Nel marzo 2013 il Governo, su proposta dell’allora ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, aveva disposto lo scioglimento del comune dell’area grecanica reggina a causa di forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata nella politica cittadina.
La decisione di commissariare per la terza volta il comune di Melito Porto Salvo nacque a seguito dell’operazione “Ada” condotta dalla DDA reggina, conclusasi con l’arresto dell’allora sindaco.
Secondo i magistrati e successivamente anche per la Prefettura la ‘ndrangheta a Melito aveva compromesso la libera determinazione e l’imparzialità degli organi eletti nelle consultazioni amministrative del 6-7 maggio 2012 nonchè il buon andamento dell’amministrazione ed il funzionamento dei servizi.