Messina: blocco tir e cessione stadio, ‘manca la politica’

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messinaAncora una volta manca la Politica! Se il Sindaco oltre che annunciarla avesse emanato una vera Ordinanza Sindacale, la prima, la seconda e la terza volta, oggi non parleremmo ancora di tir in Città. È bene chiarirlo ora alla Cittadinanza prima che qualcuno cada dalle nuvole, dopo!

Con toni forti parla il rappresentante di RESET di Messina Alessandro Tinaglia.

L’ordinanza del 20 Luglio, se mai fatta, sarà impugnata dagli armatori perché i presupposti, di urgenza ed indifferibilità, che stanno alla base di un’ordinanza sindacale sono di fatto venuti meno a seguito della “proroga” concessa. (…)

Qualora, dunque, si valuti come urgente ed indifferibile il blocco dei tir che arrivano con la Cartour si permetterà agli armatori di poter, giustamente, rilevare che la proroga concessagli dimostra l’inesistenza di urgenza ed inderogabilità e come giornalmente, ed in orari identici a quelli previsti dalla Cartour, arrivino in città centinaia di tir alla rada San Francesco (si pensi all’aumento esponenziale delle deroghe concesse in questi mesi) che, invece ed evidentemente, non sono considerati dal Sindaco pericolosi per l’incolumità e la salute dei Messinesi. Concordiamo con la CISL, dunque, e chiediamo al Sindaco che emani finalmente un’Ordinanza “vera” che vieti il transito di tutti i tir in Città dirottando tutto il traffico pesante a Tremestieri, indipendentemente dalla telenovela della consegna della seconda invasatura.

Chiediamo, inoltre, ad Accorinti di reintegrare il Generale Ferlisi a capo della Polizia Municipale visto che, a giudicare dai fatti, le Sue preoccupazioni erano più che fondate. Anche per la questione stadio vale la stessa riflessione: Manca la Politica!

Non è e non può essere un problema ideologico, né una “guerra” tra guelfi e ghibellini, tra chi vuole il Calcio e chi gli Spettacoli. Se l’amministrazione ed il Sindaco ponderassero e fossero efficienti, e dunque anche efficaci, non assisteremmo a questi “teatrini”, né da una parte né dall’altra. Lo Monaco fa l’imprenditore e cerca di portare a casa il miglior risultato possibile ma questo accade perché gli interlocutori hanno fatto in modo che potesse porsi in questa posizione. L’avevamo detto in campagna elettorale che per affidare lo stadio all’Acr e consentire alla società una programmazione pluriennale sarebbe stato necessario predisporre una gara. Ad oggi, come in tanti altri casi, siamo fermi al 24 giugno 2013. ” conclude Tinaglia.

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