Lo Monaco-Accorinti: lo strappo. L’unica via d’uscita è la mediazione

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accorinti lo monacoLa notizia che la famiglia Lo Monaco è pronta a lasciare l’Acr Messina precipita come un fulmine a ciel sereno sull’intera città scatenando l’ira dei tifosi che adesso chiedono a gran voce che il Sindaco e la sua Giunta facciano un passo indietro.

La dirigenza giallorossa non ha gradito la scelta, curata dal vicesindaco e assessore al bilancio Guido Signorino, di affidare nella prossima estate 2015 lo stadio “S.Filippo” per i concerti di Vasco Rossi e Jovanotti. Opzione tutt’altro che folle, oltre che di normale amministrazione per i grandi impianti sportivi, se non fosse che la società sportiva più rappresentativa di Messina attende ormai da due anni la concessione dell’impianto oltre che il via libera da parte della Giunta per poter realizzare due indispensabili campi di allenamento per la prima squadra e il settore giovanile (quest’ultimo costretto a vagare per i campi di tutta la provincia).

Lo sfogo del patron Pietro Lo Monaco, che ieri attraverso una nota stampa annunciava il proprio disimpegno, suona come un campanello di allarme per Renato Accorinti che fin’ora ha dimostrato di eccellere solo nelle dichiarazioni di intenti senza dar seguito ad alcuna risposta concreta.

Già in tempi non sospetti Lo Monaco aveva segnalato al primo cittadino come fosse necessario intervenire anzi tempo per sciogliere il nodo della concessione e messaS.Filippo stadio norma dell’impianto di “S.Filippo”, sottolineando che senza una fruttuosa collaborazione con Palazzo Zanca il progetto dell’Acr Messina sarebbe stato messo in pericolo.

Perfino nell’ultima gara di campionato dopo i festeggiamenti per la promozione e le foto di rito, Accorinti a braccetto con Lo Monaco di fronte a numerosi cronisti aveva ribadito l’importanza per l’amministrazione di risolvere in tempi brevi l’iter per la concessione e dare pieno supporto alla società. Peccato che l’unica cosa fatta sia stato organizzare due concerti per il prossimo anno snobbando di fatto una società che riportato tra i professionisti il Messina e sanato (quasi interamente) la miriade di debiti che anni di scellerate gestioni avevano generato.

Lo strappo tra il patron del Messina e la politica di chi si è sempre professato a favore delle sport e portatore di un nuovo vento di cambiamento appare irreparabile. Nel pomeriggio la società giallorossa ha indetto una conferenza stampa per snocciolare i temi e le motivazioni del “disimpegno” annunciato ieri.

Adesso è giunto il momento che l’amministrazione si rimbocchi le maniche per riparare rapidamente l’errore ed evitare di danneggiare ciò che probabilmente rappresenta una delle poche realtà imprenditoriali vincenti di Messina. Se è vero che il danno sembra ormai irreparabile la mediazione (con annesse proposte concrete e rapidamente realizzabili) è l’unica via d’uscita.

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