Si è spento oggi, dopo una lunga malattia, Giorgio Faletti. Il poliedrico artista – cantante, attore, scrittore, sceneggiatore, comico – è morto all’età di 63 anni a Torino. Astigiano di nascita, dopo la laurea in Giurisprudenza iniziò come cabarettista nei locali, quindi approdò al Drive In di Antonio Ricci. Oltre ad essere un personaggio televisivo, alla fine degli anni ’80 si avvicina al mondo della musica, scrivendo tra gli altri un testo per Mina. Partecipa a diverse edizioni del Festival di Sanremo, tra le quali ricordiamo quella del 1994 con il brano “Minchia signor tenente“, ispirato alle stragi di Capaci e via D’Amelio, vincendo anche il Premio della Critica.
Nel 2002 approda nel mondo degli scrittori, con l’apprezzato thriller Io uccido, che vende più di quattro milioni di copie. Dopo aver ricevuto il Premio De Sica per la Letteratura nel 2005, l’anno successivo torna al cinema nel ruolo del professor Martinelli in Notte prima degli esami. Nel 2009 reciterà anche in Baarìa di Giuseppe Tornatore. Il suo sesto e ultimo romanzo, Tre atti e due tempi, ambientato nel mondo del calcio, è stato pubblicato nel 2011.