Oltre 180 anni di carcere sono stati richiesti dalla Procura di Messina nell’ambito del processo Ghota4, con la condanna per tutti i 29 indagati che hanno scelto il rito abbreviato.
Oggi l’accusa, rappresentata dai pm della Dda Giuseppe Verzera, Angelo Cavallo e Vito Di Giorgio, dopo una lunghissima udienza, ha chiesto condanne che oscillano tra gli 8 mesi e i 14 anni. La condanna più alta, 14 anni, è stata richiesta per Giuseppe Treccarichi, considerato dagli inquirenti uno degli elementi di punta del clan.
Le altre richieste: 10 anni ad Antonino Scordino, Vincenzo Vito Gallo, Massimo Giardina, Domenico Chiofalo e Carmelo Crisafulli, 9 anni e 2 mesi per Antonino Mazzeo, Carmelo Mazzù, Nunzio Fabio Mazzeo, Lorenzo Mazzù e Aurelio Micale, 9 anni Salvatore Campisi, 8 anni Salvatore Bucolo, Massimiliano Munafò, Carmelo Perroni, Francesco, Gianfranco Pirri, Gianni Calderone, Alessandro Crisafulli, Salvatore Italiano e Maurizio Sottile, 7 anni e 4 mesi Santo Alesci, Antonino Bagnato, , 7 anni e 4 mesi Stefano Rottino, 6 anni a Luciano Runcio, 6 anni e 8 mesi Gianfranco Micale, 4 anni Salvatore Artino, 2 anni Alessandro Artino, 10 mesi Antonino Artino.
L’operazione “Ghota4”, lo ricordiamo, scattò il 10 luglio 2013, e portò alla luce un diffuso fenomeno di estorsioni, rapine e attentati messi in atto dalla mafia barcellonese. In totale 35 furono gli arrestati. L’inchiesta dei sostituti procuratori della Dda Giuseppe Verzera, Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo, si era avvalsa delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, che avevano svelato i nuovi assetti del crimine del Longano, dopo che le precedenti operazioni di polizia avevano decapitato la cupola di Barcellona.
Prossima udienza fissata adesso per il 18 luglio, con gli avvocati di difesa pronti a replicare.