Reggio: buche e segnaletica stradale fatiscente, la denuncia di Liberi di Ricominciare

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Il movimento Liberi di Ricominciare segnala che a Reggio Calabria ed altre moltissime località per svariati motivi, in genere di natura prettamente economica, vi sono diverse strade costellate da buche e voragini, talvolta vere e proprie trappole. “Forse sarebbe il caso di indicarle per aumentare l’attenzione di cittadini visto che ormai che vengano tappate in tempi brevi è difficile che venga rifatto il manto stradale ancora di più”, scrive il movimento.

“Elenchiamo le zone più critiche – prosegue Liberi di Ricominciare – sorvolando in parte l’autostrada e la tangenziale che l’ANAS in qualche modo sta mantenendo in maniera decente, barriere escluse. Reggio è il comune più devastato dalle buche. Ecco alcune strade distrutte o semidistrutte dove fare attenzione per non far diventare le ruote quadrate: Gallico lungomare (marciapede segnaletica orizzontale e tombini bassissimi); Catona Via Romana (area ufficio postale) ed il suo prolungamento che costeggia il muro della ferrovia; Catona via dei Garibaldini;  Catona via Mercato prima e dopo il ponte della ferrovia; Catona uscita autostradale Arghillà via Scopelliti in corrispondenza dell’inversione di marcia asfalto effetto TREMORS segnaletica insufficiente; Catona via Lungomare (alcune grate assenti); Archi zona Cep e via Nazionale; Archi area Pentimele circolo del tennis (segnaletica insufficiente); Viale Italia distrutto con strisce pedonali semi cancellate; Torrente annunziata grate di scolo semidistrutte con avvallamenti; svincolo autostradale via Lia devastato; via cardinale Portanova tombini con chili di asfalto attorno; area di san Brunello, zona bar Ficara e vie adiacenti erbacce buche e marciapiedi pericolosi con erbacce; via del Torrione,via Tripepi,via Aschenez (tombini molto bassi rispetto il manto) strisce consumate; viale Europa ,via adova,via Aldo Moro attenti ai tombini bassi segnaletica orizzontale consumatissima; vie secondare zona Gebbione; Pellaro attenzione alla segnaletica cancellata alcuni marciapiedi e tombini in pessime condizioni”.
Ed inoltre: “bretelle DX e SX segnaletica orizzontale quasi ormai assente,ci vorrebbero delle strisce luminose specie in corrispondenza con il viale Calabria ed il viale Europa dove si sono verificati incidenti MORTALI, ricordiamo il povero tunisino deceduto a marzo sulla bretella DX prima del fatiscente ponte di S. Anna. Svincoli autostradali sprovvisti di paracolpi sulle cuspidi sulla tangenziale non tutti. Svincolo autostradale Reggio porto dopo il semaforo (competenza comunale) assenza di paracolpi sulle cuspidi, guard rail divelti e maciullati sulla carreggiata nord in corrispondenza dell’uscita di via S. Caterina, assenza di drenaggio in caso di pioggia”.
“Ovviamente questo a grandi linee ma ci sarebbe quasi tutte le vie da menzionare. Speriamo che i vigili urbani possano stilare un documento dettagliato pattugliando le vie e relazionando dove si possa iniziare un iter di lavori che mettano in sicurezza la città, così è tutta un pericolo, specie per i turisti che non vendendo alcuni stop orizzontali potrebbero saltarli”, conclude la nota di Liberi di Ricominciare.
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